Da juventina sfegatata è un’amante delle stelle. Barbara Leo, 45 anni, di Cagliari, astrofisica gli astri li ha amati, ammirati e studiati sin da piccola facendole diventare il motore trainante della sua professione. L’astrofisica collabora con il Planetario de L'Unione Sarda e ha fondato l'associazione Orbitando che si occupa di promuovere le serate sotto il cielo stellato. Tour affascinanti nei luoghi più belli e misteriosi della Sardegna. Ma guai a confonderla l'astronomia con l'astrologia.

Dopo due anni di incertezza il fenomeno dell’astroturismo è esploso?

“Sì, l’estate 2020 ha segnato un punto fondamentale, un vero boom. Forse le persone, dopo mesi di isolamento, avevano deciso di tornare in possesso della loro libertà e dei loro spazi. Da allora è stato un crescendo di appassionati e curiosi che ci seguono nei nostri viaggi affascinanti alla scoperta del cielo. L’ultima testimonianza il 25 ottobre con l’eclissi di sole. Un evento eccezionale, la prossima sarà tra 150 anni. Il movimento attrae sempre più appassionati che ci seguono nei mostri tour al Castello di San Michele, al Nuraghe Losa e al Tempio di Antas. In questi luoghi magici colleghiamo le stelle con la mitologia per scoprire le differenze con il cielo dei nostri antenati di 5.000 anni fa e l’attuale”.

Dottoressa Leo, la Sardegna è speciale?

“Sì, la nostra fortuna è avere un cielo buio, con scarso inquinamento luminoso. Un posto unico per esperienze inimmaginabili a Roma o Milano. Come vedere bolidi o meteore. Anche se ultimamente il “traffico” di satelliti sta peggiorando la situazione, stanno diventando fastidiosi anche perché non sempre sono necessari”.

Come nasce la passione per le stelle?
“È una vocazione che ho avuto sin da piccola. Ricordo nottate intere passate con il naso all'insù. Cosa c'era oltre le stelle era ormai diventata una “fissa”. Come tutti i bambini volevo fare l'astronauta. La consapevolezza che le stelle sarebbero diventate qualcosa di molto importante nella mia vita l'ho scoperto quando ho ammirato il passaggio della cometa Halley nel 1986 e, nello stesso anno, un'eclissi di luna. Conservo con cura maniacale “Universo incognito”, un libro regalatomi dai miei genitori a 10 anni”.

Astrologi e astronomi…
“Non confondiamo il sacro con il profano, l'astronomia è una scienza, l'astrologia è una pseudoscienza. Non sono credente, anche se tanti astrofisici lo sono, e non credo nell'oroscopo: le stelle sono troppo lontane per poter esercitare anche una minima influenza su di noi”.
Che segreti nasconde l'universo?
“Abbiamo ancora tanto da studiare. Sono un mistero del quale sappiamo tanto, ma manca ancora molto per avere una conoscenza approfondita”.

C'è vita nel cosmo?
“Di sicuro nelle stelle no. Però non è da escludere nei pianeti che gravitano attorno a loro. L'universo è troppo grande per non pensare che esistano altre forme di vita, non necessariamente simili alle nostre”

Qualche riscontro?
“No, mai. Però mi è capitato di sentire racconti di chi, magari osservando il cielo una volta, sosteneva di aver visto astronavi, ufo o alieni vari. Io, in tanti anni di studio, non ne ho mai osservato neanche uno”.
Cosa ci raccontano i corpi celesti?
“Attraverso il loro studio abbiamo capito come si è formato il sistema solare che sembra abbia avuto origine dal collasso gravitazionale di una nebulosa, e da lì si siano formati il sole e i pianeti. Questa nebulosa era formata da gas proveniente da altre stelle. Quindi noi nasciamo dalle stelle e non è così assurdo dire che siamo polvere di stelle”.

E i buchi neri?
“Sono fascino e mistero allo stesso tempo. La fisica che c'è al loro interno è completamente diversa da quella che conosciamo. Qualsiasi cosa finisca in un Buco nero non riesce più a riuscire. Compresa la luce”.

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