Alla scoperta dei tesori Fai: in Sardegna dieci siti da visitare
Sabato 11 e domenica 12 ottobre tornano le Giornate del Fondo per l’Ambiente italiano. A Cagliari, dietro le quinte del LiricoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Teatro lirico di Cagliari dietro le quinte, le Saline Conti Vecchi ad Assemini, la Casa di reclusione di Mamone, il Museo Diocesano d’Ogliastra a Lanusei, l’ex Convento dei Cappuccini di Bosa, Villa Pozzo a Sassari, l'ex oratorio del Rosario e il Tesoro della Diocesi di Alghero, Palazzo Giua Branca – Pinna a Tempio, la Batteria Militare Talmone a Palau.
Sono alcuni dei tesori da scoprire in Sardegna nella quattordicesima edizione delle Giornate Fai d’Autunno, uno dei più importanti eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano Ets sabato 11 e domenica 12 ottobre.
Le Giornate Fai sono un’occasione per scoprire il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione che il Fai porta avanti dal 1975: ad ogni visita si potrà infatti fare una donazione.
Importante anche la partecipazione dei giovani volontari, che assieme a tutti quelli della Rete Territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni”, racconteranno l’Italia in due giorni di festa intitolata alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura, in ogni angolo del nostro Paese. Non solo dunque grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni da curare e proteggere.
Le visite al Teatro lirico di Cagliari sono previste sia domani che domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Il Teatro Lirico Comunale di Cagliari è il principale teatro della città – spiega una nota del Fai. Dopo la distruzione del Politeama Margherita e del primo teatro civico, nel 1971 cominciarono i lavori per la realizzazione del progetto vincitore del concorso nazionale indetto nel 1964, quello degli architetti Luciano Galmozzi, Francesco Ginoulhiac e Teresa Ginoulhiac Arslan. Inaugurato nel 1993, l’edificio è contraddistinto dalle pareti in calcestruzzo tipiche della corrente architettonica del Brutalismo, insieme al tetto “a sella” ricoperto da una grande lastra di rame brunito priva di gerarchia geometrica, un evidente riferimento ad alcuni dei lavori di uno dei grandi maestri dell'architettura europea, Alvar Aalto.
All'interno del Teatro Lirico Comunale, la sala principale ospita 1.600 posti tra platea e due ordini di logge, con i caldi colori del rosso e dell'oro, e un ampio palcoscenico adatto a grandi allestimenti. Completano l'edificio foyer su più livelli, sale prove per artisti, laboratori, magazzini e uffici. Con il Parco della Musica di Cagliari è stato integrato il ridotto Teatro Carmen Melis da 320 posti e nuovi laboratori. Attivo tutto l'anno con stagioni liriche, sinfonico-cameristiche e di balletto, il palco ha ospitato grandi nomi internazionali. Durante le Giornate Fai d’Autunno sarà possibile scoprire il complesso funzionamento del Teatro, visitando spazi solitamente non accessibili al pubblico. I percorsi guidati dal personale del Teatro e dai volontari permetteranno di esplorare laboratori di sartoria e calzoleria, attrezzeria e scenografia, trucco e parrucche, salotti di prova, camerini, e conoscere curiosità legate ai diversi ambienti.
Anche le Saline Conti Vecchi si potranno visitare tutti e due i giorni, dalle 10 alle 18.
Dal 1929 nella laguna di Santa Gilla uomo e natura lavorano in perfetta sinergia: mare, sole e vento producono ogni anno montagne candide di sale nella salina più longeva della Sardegna, tuttora in attività, sottolinea una nota. Una realtà industriale ecosostenibile e all'avanguardia, nata grazie alla lungimirante impresa dell’ingegner Conti Vecchi, che divenne una “comunità del sale” dotata di case, scuole e strutture ricreative per le famiglie di proprietari, dirigenti e operai che convivevano nel villaggio di Macchiareddu. Una vicenda che oggi, grazie al recupero degli ambienti storici ripristinati nell'aspetto originale, è diventata un affascinante racconto dedicato alla storia e al funzionamento delle Saline e al loro paesaggio dove, infine, ci si addentra a bordo di un trenino, lungo un itinerario tra vasche salanti e candide montagne di sale, immersi in un inconsueto e memorabile scenario popolato da centinaia di fenicotteri rosa.
La visita è prenotabile, con un contributo minimo suggerito a partire da 5 euro, al telefono o in loco. Per informazioni e prenotazioni chiamare allo 070247032.