La notte prima degli esami non ci sarà. Quella di lacrime e preghiere e della “matematica che non sarà il mio mestiere” (si vede che Antonello Venditti aveva fatto il liceo classico), inno che dal 1984 ha accompagnato molte generazioni di maturandi. O almeno non sarà la stessa per tutti, quella che precedeva lo scritto di italiano e – ancora più temuta – la seconda prova di indirizzo. Eliminati gli scritti, per effetto delle misure sanitarie legate alla pandemia, i ragazzi e le ragazze hanno consegnato il loro elaborato, che sarà il punto di partenza della maturità di quest’anno basata su un maxi orale. Si parte il 16 giugno ma a turno, ognuno con la sua diversa, e forse meno ansiogena, notte prima degli esami. Sono circa 500.000 gli studenti che affronteranno l’esame di stato nel secondo anno del Covid in Italia, in Sardegna lo scorso anno erano 13.000 provenienti da 96 istituti.

LE NOVITÀ

La formula ricalca quello dello scorso anno. Ai candidati è stato assegnato un elaborato centrato sulle materie di indirizzo (un po’ come succedeva con la seconda prova scritta) che hanno potuto sviluppare per un mese fino alla data di consegna del 31 maggio. I ragazzi del liceo scientifico si sono dovuti cimentare con matematica e fisica, quello del classico con greco e latino, al linguistico con due lingue straniere, nei tecnici e nei professionali con le materie caratterizzanti. Il colloquio durerà un’ora e sarà articolato in quattro fasi: la presentazione dell’elaborato, la discussione di un breve testo di letteratura italiana, un materiale assegnato dalla commissione e l’esposizione delle esperienze svolte nel Pcto (i percorsi per le competenze trasversali che hanno sostituito l’alternanza scuola-lavoro). Cambia anche la valutazione che darà più peso al percorso del triennio: i crediti varranno fino a 60 punti mentre l’esame potrà arrivare fino a 40 per raggiungere l’agognato cento (lo scorso furono quasi 46.000) e per i più brillanti l’eventuale lode. La novità assoluta del 2021 è il curriculum dello studente, in parte compilato dalla scuola e in parte dagli stessi ragazze e ragazze che sarà arricchito con le esperienze formative extrascolastico e, nelle intenzioni del Ministero, li accompagnerà nel loro percorso di studi e all’esordio nel mondo del lavoro. Le regole sanitarie sono quelle ormai note: mascherina chirurgica indossata, distanza interpersonale di due metri e al bando i supporter. Potrà assistere all’esame un solo accompagnatore. Molte regioni, dalla Sicilia al Lazio, hanno deciso di vaccinare i maturandi, opzione non presa in considerazione per ora in Sardegna.

Maturità pre-Covid: in attesa dell'apertura delle buste (foto Ansa)
Maturità pre-Covid: in attesa dell'apertura delle buste (foto Ansa)
Maturità pre-Covid: in attesa dell'apertura delle buste (foto Ansa)

LE SCUOLE

Il nuovo esame è sotto la lente di ingrandimento al ministero e nelle scuole. Del resto, da anni la Maturità come rito di passaggio conta sostenitori e detrattori. “Questa è una formula pensata in tempi di pandemia e, in particolare lo scorso anno quando i tre mesi di dad hanno sconvolto le scuole, e l’esame è stato adattato alla situazione, spiega Luigi Antolini, dirigente di due istituti ad Olbia e con lunga esperienza da presidente di commissione: <Sono tre gli aspetti che lo caratterizzano, la commissione tutta interna, tranne il presidente, l’eliminazione degli scritti e il credito scolastico con una proporzione rovesciata che dà molto più peso al curriculum. Si è cercato di non penalizzare i ragazzi che hanno affrontato due anni complessi con un giusto equilibrio. Per quello che ho potuto vedere lo scorso anno, quando ero presidente di una commissione all’Azuni di Sassari, i maturandi non avevano una preparazione diversa dagli anni scorsi. Però quest’anno scolastico è stato molto più complesso. Ho incontrato i ragazzi delle quinte in video conferenza e mi sono parsi abbastanza sereni anche se a distanza è difficile valutare. A livello generale, alcuni studi mostrano una perdita di apprendimenti ma questo si potrà dire solo a posteriori. Confidiamo in una ripresa piena a scuola per il prossimo anno”. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha esaltato il modello del maxi orale con la discussione dell’elaborato e non ha escluso che in futuro sarà questo il modello della maturità. Con l’addio definitivo al toto tema e al brivido dell’apertura della fatidica busta ministeriale la mattina dell’esame.

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