Volley A2 femminile, Guadalupi striglia l'Hermaea
Il coach: «Per salvarsi servono gioco corale e lucidità»Se è vero che si perde anche per merito dell’avversario, analizzando la sconfitta col Volley Soverato il coach dell’Hermaea Olbia Dino Guadalupi ha molto di cui rammaricarsi.
«La partita era bloccata, con tanti errori da una parte e dall’altra, ma mi aspettavo che ci si sbloccasse di più, invece la gara è rimasta sul filo della tensione», spiega l’allenatore delle galluresi a proposito della sfida della seconda giornata della poule salvezza di A2 femminile di volley, persa in casa al tie-break. «Adesso sta diventando una costante non riuscire a giocare tutte e sei assieme, e se si scompare dal campo dal punto di vista dell’attitudine in questo momento della stagione diventa preoccupante», sottolinea Guadalupi.
«Avevamo la partita in mano, l’avversario stava giocando sotto standard e noi non ne abbiamo approfittato per azzannare, in particolare nel terzo set: non capisco perché in quei momenti anziché liberarsi della tensione ci sediamo, o forse subentra la paura di vincere. Come staff tecnico stiamo cercando soluzioni, ma le ragazze devono trovare la soluzione tra di loro, perché le prestazioni siano corali», aggiunge il coach delle biancoblù, che in classifica restano al settimo posto con 16 punti e 4 di distanza dalla salvezza.
«Al prossimo turno a Pescara incontriamo una squadra in grossa difficoltà, ma dobbiamo cambiare atteggiamento cercando di stare in partita in modo collettivo e di giocare sciolti e lucidi», avverte Guadalupi in vista del match con l’ultima della classe. «Giusto prendere dei rischi, ma con la giusta dose e con lucidità, sennò tutte partite si possono complicare: prepareremo la partita con la stessa attenzione e dedizione delle altre, nella consapevolezza – conclude – che le occasioni per fare punti diventano sempre meno».