Tra le storie che si porta dietro l'Olbia Challenger, c'è quella dei ragazzi e delle ragazze dell'Asd My Sportabilità. Il Tc Terranova ha dato luce a un'iniziativa insieme all'associazione olbiese, che si occupa di attività con persone con disabilità psicofisiche, che è pronta già a ripetersi per altri eventi nei prossimi mesi.
Il fondatore di My Sportabilità Mario Petrone spiega: «Possiamo dire che è stato un progetto pilota. Ogni giorno siamo venuti al tennis club al parco Fausto Noce insieme a una piccola delegazione che per assistere alle partite e passare del tempo da vicino con i giocatori del torneo». Nessun limite d'età: «No, infatti, l'obiettivo era indurre tutti, dai bambini agli anziani diversamente abili, a interessarsi all'attività motoria». Frequentare una manifestazione di tennis internazionale non è un'esperienza da tutti i giorni, prima di mettere piede all'Olbia Challenger ci sono stati momenti di preparazione: «Può sembrare semplice, ma era importante capire di dover rispettare alcune regole una volta sugli spalti, e devo dire che è andata benissimo, i partecipanti e anche i loro genitori erano molto contenti».
La My Sportabilità è una realtà stabile nel territorio nata nove anni fa, si occupa di inclusione sociale a tutto tondo e in particolare attraverso uno stabilimento balneare accessibile a tutti sulla spiaggia di Lido del sole. L'associazione conta oggi 300 associati e di questi 120 con disabilità psicofisiche.
«Mi piace chiamarla una famiglia. Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente dove ho imparato cosa significa aiutare il prossimo — spiega Petrone, che oltre all'attività nell'associazione è un noto allenatore di calcio — da Barra, a Napoli, ho voluto portare con me in ogni esperienza il concetto di inclusione sociale. E qua a Olbia siamo stati capaci di realizzare una realtà molto importante».
Ora, le persone che fanno parte dell'associazione potranno raccontare la settimana dell'Olbia Challenger vissuta tra i campi, gli spalti e la club house del Tc Terranova. Un modo per respirare l'atmosfera del grande tennis e scoprire uno sport sempre più popolare e praticato.
«Ringraziamo il Tc Terranova, con cui c'è uno stretto rapporto di collaborazione che, siamo sicuri, porterà a organizzare altre attività», conclude Mario Petrone.

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