Sinner, exploit in Sardegna come Nadal e Fognini prima di diventare grande
Nel circuito maggiore ha raggiunto il tabellone principale degli Us Open di New YorkPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nell'anno magico di Yannick Sinner, diciottenne tennista alto atesino grande promessa non soltanto azzurra ma anche del circuito internazionale, c'è anche un pizzico di Sardegna. A febbraio ha vinto uno dei tornei Future ospitati sulla terra battuta del Forte Village. Sabato il successo delle finali Atp Nex Gens al Palalido di Milano ha mostrato al mondo le ambizioni di un giovane completo, allenato da Riccardo Piati e Andrea Volpini, che aveva cominciato l'anno da numero 551 al mondo e l'ha chiuso da 93: exploit senza precedenti per un tennista italiano. La Sardegna aveva in qualche modo tenuto a battesimi altri due campioni: Rafa Nadal, vincitore di un torneo internazionale a Cagliari all'età di 17 anni, e Fabio Fognini, che ha esordito in Coppa Davis proprio a Monte Urpinu. L'exploit Sinner è invece una storia ancora tutta da scrivere. Pensa sicuramente anche a Jannick il capitano di Coppa Davis, Corrado Barazzutti, quando parla di squadra giovane e da inserire da quest'anno nel novero dee favorite per la vittoria del campionato del mondo per Nazioni, da inserire nel futuro prossimo in una compagine che attualmente pinta forte su Matteo Berrettini, Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Andreas Seppi e Simone Bolelli. Yannick Sinner ha una storia particolare. Nato a San Candido il 16 agosto del 2001, era una grande promessa dello sci azzurro, vicecampione italiano under 12. Soltanto in un secondo momento ha scelto il tennis, dove ha bruciato le tappe disputando a soli 15 anni il suo primo match da professionista. Inevitabili i paragoni con un altro tennista suo corregionale, Andreas Seppi, anche se da punto di vista tecnico non sembra particolarmente azzeccato E' vero che anche Sinner ha nel rovescio bimane il suo colpo migliore, ma il diciottenne italiano sembra avere dei margini di progresso superiore. Cresciuto sulle superfici veloci, nel circuito internazionale minore si è distinto per n'aggressività da fondocampo che lo porta diverse a concludere il punto a rete. Sicuramente da migliorare servizio e dritto, ma i progressi degli ultimi tempi sono evidenti. Forse la sua caratteristica migliore è l'attitudine mentale per questo sport, la capacità di giocare bene i punti importanti, di sprecare poco, di scegliere tatticamente sempre la palla giusta nel momento giusto. Sinner, come si dice in gergo, dimostra in campo di avere molta testa e questo aspetto la migliore garanzia per i successi futuri.