Barbara Krejcikova vince una combattutissima finale di Wimbledon contro l’italiana Jasmine Paolini, che era anche riuscita ad annullare due match point. Ma non è bastato. 

Il match era partito con un apparente predominio della ceca, che con un palleggio non violento ma costante e preciso aveva indotto più volte all’errore l’avversaria: i primi tre game sono volati via in pochi minuti, con l’avversaria della Paolini che sembrava un rullo compressore che non temeva di sbagliare. Il primo set era finito 6-2, anche se sul finire l’italiana aveva fatto intravedere una reazione. 

Un cambio di rotta che ha preso corpo durante il secondo set: Paolini ha alzato il ritmo capovolgendo gli equilibri. Precisa e senza più paura, l’italiana ha conquistato break su break e ha chiuso la frazione con un punteggio identico al primo, ma con i valori ribaltati.

Il terzo set è stato molto più equilibrato, con le giocatrici che hanno mantenuto il servizio fino al 3-3. Paolini l’ha perso con un doppio fallo nell’ultimo punto del game successivo.

Sul 5-4 ha servito Krejcikova. Il game si è concluso ai vantaggi, con la ceca che ha bruciato due match point. Ma alla fine l’ha spuntata, dopo un’ora e 56 minuti. 

Sconfitta sul campo, ma Paolini è stata la prima tennista italiana a scendere sull’erba di Wimbledon in finale. Il pubblico era con lei. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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