Pallamano sarda in lutto per la scomparsa di Viktor Pistotnik
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La pallamano sarda piange l'improvvisa scomparsa di Viktor Pistotnik, ex allenatore di handball noto in tutta l'Isola.
Sloveno di nascita, ma sardo d'adozione, Pistotnik è venuto a mancare sabato scorso all'età di 68 anni.
L'ex coach si trovava all'ospedale di Isili per essere sottoposto a una Tac con mezzo di contrasto, ma nel corso dell'esame è stato colto da malore, presumibilmente proprio a causa del farmaco che gli era stato somministrato per effettuare l'analisi strumentale.
L'intervento immediato dei sanitari e il trasporto d'urgenza in ambulanza al Marino di Cagliari si sono rivelati vani, il suo cuore si è fermato poco dopo l'arrivo nel capoluogo.
Una disgrazia su cui la Procura cagliaritana vuole fare chiarezza e per questo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha disposto il sequestro della salma.
Domani, il sostituto procuratore Marco Cocco nominerà il medico legale che effettuerà l'esame autoptico.
Il coach sloveno era molto conosciuto nel mondo della pallamano sarda, ambiente che frequentava da trent'anni.
Pistotnik, infatti, sbarcò in Sardegna nel 1986 al seguito del Titovo Velenje, squadra di handball che all'epoca prendeva parte ai grandi tornei internazionali che abitualmente venivano organizzati a Sassari.
Sarebbe dovuto ripartire subito, ma scelse di restare, mise la sua esperienza a disposizione della città e ben presto infarcì la nazionale italiana di giovani campionesse sassaresi.
"Sono molto addolorata perché ho avuto la fortuna di conoscerlo bene", racconta l'allenatrice della Verdeazzurro, Patrizia Canu, "il suo contributo fu decisivo per la crescita della pallamano: non dimentichiamo che lanciò giocatrici del calibro di Luana Pistelli, Fabiana Mura, Adelasia Divona e Sabrina Rubattu".
Dopo alcuni anni Pistotnik lasciò Sassari e si accasò a Palermo, Regalbuto, Pescara e in diverse società nuoresi. "Aveva la capacità straordinaria di far sbocciare i talenti, non tutti gli allenatori sono capaci di gestire al meglio i settori giovanili, ma lui in questo era un vero maestro", afferma il coach dell'Hac Nuoro, Roberto Deiana.
"Ha lavorato con noi per un anno e la sua scomparsa ci rattrista". Pistotnik, che a Nuoro in passato aveva già vinto gli scudetti U16 e U18 femminili con la Pgs90, tornò nel capoluogo barbaricino nella stagione 2012/2013 per occuparsi delle giovanili dell'Hac Nuoro.
A gennaio però, subentrò a Roberto Deiana, che lasciò temporaneamente la guida della prima squadra poiché impegnato con la nazionale.
Quella fu l'ultima esperienza extraregionale del tecnico sloveno, che nel frattempo aveva sposato una donna sarda e con lei viveva tra Orgosolo e Siniscola.
"Quando ero ancora un giocatore lui fu uno dei miei allenatori e col tempo siamo diventati cari amici", afferma Carlo Baroffio del Sassari 1976, "Si era ambientato benissimo, poi aveva sposato Mara, di origine orgolese, e quindi desiderava stare in Sardegna".
Dopo l'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni per chiarire le cause del decesso, Viktor Pistotnik verrà sepolto a Orgosolo, paese che lo accolse e dove lui dichiarava di voler riposare per sempre.