In A2 maschile la Verdeazzurro Sassari si è arresa al Leno per 23-27.

Una sconfitta giusta, arrivata contro una squadra discreta e concreta che ha dimostrato di saper mantenere il controllo fino all'ultimo senza farsi condizionare da episodi come l'espulsione per proteste dell'allenatore Kljajic.

La formazione sassarese, davanti a un pubblico nutrito e caloroso, ha fatto il bello e il cattivo tempo alternando giocate straordinarie a errori, lamentele e distrazioni.

La Verdeazzurro, che ha condotto la gara per i primi sedici minuti, ha avuto un calo evidente a cavallo tra il primo e il secondo tempo, venti minuti nel corso dei quali il Leno è riuscito a consolidare il vantaggio. Tra i sassaresi hanno brillato soltanto Cherosu e Bianco, bravi a realizzare cinque reti ciascuno e a dare il proprio contributo in tutti i reparti. Il portiere Spanu, che con le sue parate dimostra di essere un giocatore di categoria superiore, ha macchiato una prestazione altrimenti ottima rimediando una penalità di due minuti che, vista l'assenza in panchina del secondo portiere, ha costretto Patrizia Canu a schierare momentaneamente tra i pali Luigi Bianco.

"Una sconfitta meritata, il Leno ha portato a casa il risultato mentre noi pensavamo a lamentarci", ha commentato amareggiata il coach Canu.

"Ringrazio i nostri tifosi e mi scuso per l'atteggiamento inaccettabile della mia squadra. Vince chi ha la testa e io spero in un rapido cambiamento di rotta.

L'età non può più essere un alibi, voglio vedere in campo atleti maturi che lottano fino all'ultimo". Nella seconda giornata della Seconda Divisione femminile, il Sardegna di Koka Bastovanovic si è riscattato dalla sconfitta di una settimana fa contro il Karalis vincendo per 17-11 il derby con il Sassari 1976. Quest'ultimo ha perso otto delle quattordici giocatrici dello scorso anno e, al momento, il nuovo gruppo a disposizione di Carlo Baroffio necessita ancora di tempo per amalgamarsi.
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