Un gesto inaccettabile. Così il presidente americano Donald Trump ha bollato la singolare protesta che va avanti da un po' contro di lui e che ha coinvolto il mondo dello sport e dello spettacolo.

"Molti patrioti hanno combattuto hanno lottato e sono morti per la nostra grande bandiera americana. Bisogna onorarli e rispettarli", ha scritto ancora su Twitter il numero uno di Washington, attaccando nuovamente gli atleti del football Usa e del baseball che hanno deciso di inginocchiarsi in segno di protesta nel football americano e ora anche nel baseball.

L'attacco di Donald Trump ora non fa che rafforzare la protesta.

Diversi giocatori della Lega Nazionale di Football (Nfl) si sono inginocchiati durante l'esecuzione dell'inno americano prima del match fra i Jacksonville Jaguars e i Baltimore Ravens che si è disputato a Londra (come accade ogni anno per alcune partite del campionato americano) facendo così lievitare le adesioni alla campagna "Take a knee", lanciata da Colin Kaepernick, ex giocatore dei San Francisco 49ers, per protesta contro le ingiustizie sociali e per la difesa delle minoranze.

Ma non ci sono solo i giocatori. Per la prima volta anche il patron di una grande squadra di football si è inginocchiato durante l'esecuzione dell'inno americano, sfidando The Donald.

Si tratta di Shahid Khan, patron dei Jacksonville Jaguars, che aveva contribuito con un milione di dollari alle spese per l'insediamento del presidente americano.

Già durante un intervento a un comizio in Alabama e con diversi messaggi su Twitter, Trump si era scagliato contro questa pratica, affermando che i giocatori dovrebbero essere subito "licenziati".

E ha esortato i tifosi a boicottare le partite. Bisognerà vedere cosa accadrà negli altri match che saranno disputati negli Stati Uniti.

(Redazione Online/m.c.)

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