Il coronavirus continua a mettere i bastoni tra le ruote all'automobilismo sardo e non solo.

La situazione di emergenza che si è venuta a creare, ormai a livello mondiale, obbligherà federazioni e organizzatori a rivedere i calendari e anche il Mondiale di Rally, come confermato dal presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, dovrà fare i conti con delle inevitabili modifiche.

L'attenzione di addetti ai lavori e appassionati sardi e italiani è ovviamente catalizzata dal "Rally Italia Sardegna", previsto dal 4 al 7 giugno.

È tutto pronto, in terra sarda, ma la competizione iridata, che abbraccia Olbia e Alghero e si snoda lungo percorsi mozzafiato tracciati sul territorio di altri venti comuni, sembra destinata a slittare in autunno.

Così il presidente Aci, Sticchi Damiani: "È evidente come la situazione della pandemia scatenata dal coronavirus, con la sue diverse modalità di sviluppo da paese a paese, renda necessaria una completa rivisitazione del calendario della maggiori serie motoristiche internazionali, compreso il WRC. L'Aci, come Federazione dell'automobilismo sportivo tricolore e come Organizzatore del Rally Italia Sardegna si è reso disponibile, con la FIA e con la WRC Promoter, a studiare una eventuale nuova collocazione dell'appuntamento tricolore del mondiale rally, al fine di consentire la realizzazione di un nuovo calendario che consenta un regolare svolgimento della serie iridata e salvaguardi gare di grande prestigio e di grande importanza storica, come appunto il Rally Italia Sardegna".

Dopo le prime tre di tredici gare, è già stata rinviata la tappa in Argentina e nella serata di oggi anche quella prevista in Portogallo a maggio, appuntamento che in calendario precedeva la data italiana.
© Riproduzione riservata