Max Biaggi, ambasciatore Aprilia, giudica un "controsenso" la squalifica di 18 mesi inflitta ad Andrea Iannone, positivo a uno steroide androgeno esogeno anabolizzante, in occasione del controllo antidoping effettuato lo scorso 3 novembre a Sepang, per il Gran Premio di Malesia.

Nonostante sia stata accettata la tesi della contaminazione alimentare portata avanti dal pilota dell'Aprilia Racing Team Gresini, Iannone è stato sanzionato fino al 16 giugno 2021. La squalifica decorre infatti dal 17 dicembre, da quando è scattata la sospensione provvisoria.

"C'è la consapevolezza che non è stata una cosa intenzionale però è stato punito, mi sembra un controsenso, non una cosa chiara", ha specificato Biaggi in un'intervista a Sky Sport. "È stato assolto virtualmente, però condannato praticamente. Non credo finirà così, bisogna fare chiarezza magari ricorrendo al TAS, se non c'è stata volontarietà perché condannarlo?".

Biaggi parla dello stato d'animo di Iannone. "Per qualsiasi atleta che riceve una sentenza del genere non è solo spiacevole ma è demotivante, ti butta giù, ti toglie la voglia di fare tutto"

"Un atleta - prosegue l'ex campione del mondo - vive la sua preparazione ogni giorno, mattoncino dopo mattoncino, cerca di mantenere la condizione fisica. Questa cosa invece butterebbe giù tutti, è difficile mettersi nei suoi panni, mi auguro sia più forte di questo e cerchi di superarlo alla grande. Noi come Aprilia gli siamo vicino, speriamo si risolva al meglio".

(Unioneonline/v.l.)
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