Formula Uno, finisce l'era Ecclestone: "Sono stato licenziato". Ora lo scettro in mano a Chase Carey
Bernie Ecclestone non è più il capo indiscusso della Formula Uno. I nuovi padroni del gruppo Liberty Media (ora Formula One Group, la società responsabile per la promozione, la diffusione e la gestione della F1) hanno deciso di deporre dopo 40 anni di dominio il "re del Circus", proponendogli in un primo momento un ruolo di transizione in attesa dell'arrivo di Chase Carey.
A quanto pare, però, il gruppo Usa ha poi cambiato idea. "Me ne vado, questo è tutto. È ufficiale, io non sono il capo della società. La mia nuova posizione è quella di presidente onorario. Questo è quello che sono ora, anche se non so che cosa significa", ha detto Ecclestone dopo aver affermato seccamente: "Sono stato licenziato".
"I miei giorni in ufficio ora saranno più calmi. Forse Parteciperò a qualche Gran premio. Ho ancora molti amici in F1 e ho abbastanza soldi per permettermi di partecipare a una gara", ha concluso.
LE REAZIONI - Poche ore dopo le sue dichiarazioni, Liberty Media ha confermato la notizia e non sono mancate le reazioni sui social network da parte di alcuni protagonisti delle corse.
Il campione del mondo 2016, Nico Rosberg, ha scritto ad esempio: "Grande lavoro Bernie. Ma serviva un cambiamento. Mr. Carey, tutto il meglio per rendere il nostro sport di nuovo fantastico". Mentre lo stesso direttore esecutivo Carey ha dichiarato: "Questo sport è quello che è oggi grazie a lui... e sarà sempre parte della famiglia della F1".
Anche il neo direttore esecutivo della McLaren Zak Brown ha dichiarato: "La Formula Uno non avrebbe quella rilevanza internazionale che ha oggi senza l'enorme contributo nel corso degli ultimi cinquant'anni di Bernie Ecclestone" e il pilota della Haas Romain Grosjean ha scritto: "Grazie Bernie e benvenuti a Liberty Media. La nuova era cominciamo ha inizio". E così anche Felipe Massa: "Spero la F1 possa ottenere sempre il meglio".