Fabio Aru ha firmato il fondo sulla copertina dello Speciale realizzato da L'Unione Sarda, oggi in edicola, dedicato al Giro d'Italia che quest'anno parte dalla Sardegna. Un saluto speciale dedicato al suo compagno Michele Scarponi, morto pochi giorni fa, e alla sua Terra.

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Domani, 5 maggio, il Giro d'Italia partirà dalla "mia" Sardegna, da Alghero per la precisione. Come ormai tutti sanno, io non potrò essere al via di quella che sarà anche la storica centesima edizione della Corsa Rosa.

Quanto accaduto nei giorni scorsi al mio compagno Michele Scarponi, fa riflettere e attenua fortemente i tratti di quelle che nella vita di tutti i giorni noi consideriamo "sfortune" ma che poi, di fronte alle vere tragedie, ci appaiono come semplici piccoli incidenti di percorso.

La mia caduta del 2 aprile, quando mi stavo allenando in Spagna, ha portato con sé un infortunio al ginocchio che mi ha costretto prima a interrompere la preparazione per il Giro, poi a rinunciare a prendere parte al Giro stesso: la mia voglia di essere al via di Alghero era davvero grande ma il responso dei medici è stato purtroppo chiaro fin dall'inizio e quasi tre settimane senza allenarmi ad aprile sono davvero troppe.

Questo "incidente di percorso" è quasi alle spalle ma ormai per il Giro è tardi: dovrò guardare la Corsa Rosa in tv e non sarà facile.

La mia Regione, la Sardegna, ha investito tanto, sia economicamente che emotivamente, per applaudire all'unico ciclista professionista sardo (che sarei io) e che tra l'altro si sarebbe presentato al via con velleità importanti in merito alla conquista del Giro stesso.

Quest'anno purtroppo è andata così e io mi impegnerò come sempre e, se possibile ancor più di prima, per far risplendere i colori della bandiera dei Quattro Mori, sulle salite delle corse di tutto il mondo, già in questa stagione di gare ovviamente.

E poi chissà, nel mio cuore c'è la speranza che in un futuro non troppo lontano, il sogno di partire (o anche di arrivare) nella mia Isola con la Corsa Rosa, possa finalmente realizzarsi.

Grazie a tutti quanti hanno investito per questo grandissimo evento che, ne sono sicuro, anche senza la mia presenza, saprà dare il giusto risalto alle bellezze della nostra Isola.

E grazie infinite a tutti coloro che mi sono stati vicini in queste settimane non facili, tifosi, amici e la mia squadra stessa che si è dimostrata estremamente attenta alle mie esigenze, a partire dal General Manager, Alexander Vinokurov.

Arrivederci a presto, Sardegna mia!

Fabio Aru

Lo speciale dedicato al Giro d'Italia su L'Unione Sarda
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