Prendete la classica più antica, aggiungeteci 27 settori di pavè e mescolate il tutto con previsioni di pioggia e vento: benvenuti all'Inferno del Nord. Le Ardenne possono aspettare, domani il palcoscenico è tutto della Parigi-Roubaix, giunta all'edizione 114.

Tre i protagonisti più attesi: Peter Sagan, a caccia dell'accoppiata in maglia iridata dopo il successo al Giro delle Fiandre, Fabian Cancellara, che sogna il suo quarto successo alla sua ultima apparizione nella classica, e Tom Boonen, che aspira a diventare il primo corridore a iscrivere per cinque volte il suo nome nell'albo d'oro.

Il pavè, come detto, è ciò che contraddistingue più di tutti questo appuntamento. Il meteo potrebbe portare a qualche modifica del percorso ma in caso contrario i corridori sono attesi da 52,8 chilometri di ciottolato sui 257,5 complessivi che da Compiegne portano al velodromo di Roubaix. Come detto, gli occhi sono puntati su Sagan, che insegue una doppietta riuscita a pochi altri corridori nella storia: basti pensare che nei primi 100 anni della Parigi-Roubaix solo in sette occasioni il vincitore si era anche aggiudicato in precedenza il Giro delle Fiandre.

Il trend è cambiato solo negli anni Duemila, con Cancellara e Boonen riusciti addirittura due volte a testa nell'impresa e il corridore slovacco, che ha fatto sua anche la Gand-Wevelgem, è in uno stato di forma tale che i favori del pronostico sono quasi tutti dalla sua parte. Ma Sagan sa che non avrà vita facile perché i due specialisti dell'Inferno del Nord faranno di tutto per scriverne un altro pezzo di storia.

Lo svizzero si ritirerà a fine stagione ma le sue recenti prestazioni dimostrano che può ancora tirare fuori la zampata giusta e Boonen, che al Fiandre non c'era per un problema al polso, nonostante i suoi 35 anni cercherà di dire la sua.

Assente il vincitore della passata edizione, John Degenkolb, che sta ancora recuperando dall'incidente di gennaio, e fuori causa Greg Van Avermaet, che al Fiandre si è rotto una clavicola, si candidano al ruolo di outsider Zdenek Stybar, che alla Parigi-Roubaix vanta il secondo posto della scorsa edizione, e Alexander Kristoff, che non avrà magari la forma smagliante della scorsa primavera ma che in caso di arrivo in volata avrebbe tutte le carte in regola per puntare al successo. Occhio, infine, ai vari Sep Vanmarcke, Jurgen Roelandts, Lars Boom ed Edvald Boasson Hagen.
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