Calcio regionale, il San Giorgio Flumini denuncia: "Abbiamo giocato su un campo impossibile"
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Il San Giorgio Flumini gioca e perde per 2-0 sul campo della Sigma Cagliari nel campionato di Seconda categoria.
La squadra di Quartu però non ci sta, denuncia di aver giocato (domenica scorsa) in un campo in erba sintetica ridotto in pessime condizioni e scrive una lettera al presidente della Figc regionale, denunciando la situazione dell'impianto cagliaritano di via Castiglione e allegando anche alcune foto.
Nella lettera si scrive: "Il sottoscritto Giuseppe Angius, in qualità di dirigente accompagnatore ufficiale della società Flumini Calcio, comunica quanto segue: Domenica 26/11/2017, campionato di seconda categoria, girone A, tra Sigma Cagliari e Flumini Quartu, arrivati presso il campo sportivo, di via Castiglione a Cagliari, alle ore 13:40, entrando negli spogliatoi a noi assegnati, notavamo che il locale non era in condizione di accogliere i nostri atleti, per problemi igenici, come bottiglie, cerotti e spazzattura varia sparsa in tutto il locale. A quel punto contattavamo un dirigente locale, facendo presente della sgradevole situazione, e per tutta risposta ci viene detto che non avevano pulito in quanto precedentemente c'era un altra partita".
E poi: "In seguito ci dirigemmo verso il terreno di gioco, notando che tutto il perimetro del campo era in condizioni indegne per lo svolgimento, non solo di una partita di calcio, ma di qualsiasi attività sportiva, in quanto si presentava come una distesa di gomma nera tapezzata, senza linee di delimitazione, piena di buchi che mettevano a rischio l'incolumità degli atleti, tanto che tre dei nostri, sono stati obbligatoriamente sostituiti causa infortuni dettati dai problemi del campo citati sopra, vedere foto allegate. Preso atto di questo, avvisiamo l'arbitro designato per la gara, il signor Pilleri, sia della situazione degli spogliatoi, per il quale ci ha detto che lo avrebbe mensionato nel referto arbitrale, e sia del campo da gioco, facendogli presente che da parte nostra non c'era l'intenzione di giocare la partita, per salvaguardare la salute dei nostri atleti. Dopo di che l'arbitro decise di sentire l'opinione dei due capitani, in cui il capitano locale insisteva per far giocare la partita contro il parere contrario del nostro capitano, in modo tale da non perdere la partita 0 a 3, decidendo di accogliere la richiesta insistente del primo facendo disputare la gara, nonostante la chiara pericolosità del campo per l'incolumità dei giocatori. Nonostante il nostro sdegno per la scelta, preso atto della decisione, facemmo presente all'arbitro di prendersi la totale responsabilità per possibili infortuni dettati dal campo, cosa che è purtroppo accaduta ai nostri atleti, come spiegato prima".