Commento di fine anno in casa Olbia. A concederlo non poteva che essere il presidente Alessandro Marino, approdato alla guida del club gallurese giusto un anno fa. Da allora, i bianchi hanno scalato la classifica di Serie D, vincendo la finale playoff con la Torres a Sassari e conquistando la Lega Pro grazie ai ripescaggi di agosto.

Giovedì, con l'1-1 colto in trasferta con la Lucchese e 28 punti dopo le prime ventuno giornate, è calato il sipario sul 2016. Ed è a questo punto che Marino tira la riga. E anche qualche frecciatina. "Chiudiamo l'anno con un buon risultato su un campo non semplice e contro una squadra che a me piace molto. Anche per questo è sgradevole dover commentare una partita giocata in un clima ostile, spesso sopra le righe e con una direzione di gara che nei momenti chiave è mancata di lucidità".

Il riferimento è al presunto fallo da rigore su Ragatzu, col risultato ancora sullo 0-1. "Ci ha penalizzato oltre misura perché sulla ripartenza la Lucchese ha guadagnato il corner da cui è scaturito il pareggio. Credo che il risultato finale rispecchi quanto fatto vedere dalle due squadre in campo, ma speravo, dopo Cremona, di non dover più commentare scelte arbitrali di questo tipo. Con una decisione differente sul fallo da rigore, probabilmente adesso staremmo a parlare di un altro finale".

Dunque, il bilancio. Decisamente positivo: "Se all'inizio del campionato eravamo un cantiere aperto, oggi possiamo dire di essere cresciuti e di avere acquisito le nostre certezze. Continuiamo comunque a lavorare duro perché dobbiamo migliorare soprattutto su alcune fasi di gioco".
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