Tsunami Omicron sulla Serie A: rinviate 4 partite, Cagliari-Bologna di domenica bloccata dalla Asl
Stop delle Asl a Salernitana, Udinese, Torino e Bologna, Juve-Napoli si gioca ma tre azzurri (negativi) una volta arrivati a Torino sono stati messi in quarantena
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Lo tsunami Omicron si abbatte sulla Serie A e crea il caos. Tre partite non si giocheranno, una quarta è in forte dubbio. Poi c’è Juve-Napoli, per cui la Asl partenopea ha dato l’ok ma gli azzurri sono decimati non solo dai casi di positività, bensì anche dalla quarantena imposta a Rrahmani, Zielinski e Lobotka, che tuttavia hanno appreso del provvedimento quando erano già in viaggio e dunque sono a Torino.
Il campionato che riparte dal girone di ritorno nel giorno della Befana con stadi a capienza ridotta e obbligo di mascherine Ffp2 per i tifosi fa i conti come il resto del Paese con l'aumento esponenziale dei contagi e i blocchi delle autorità sanitarie.
Domani non si disputeranno di sicuro Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia, le prime due per il blocco della trasferta di granata e friulani, la terza per la quarantena imposta dalla Asl che ha spinto i campani alla scelta di non presentarsi sul terreno di gioco, neanche con le giovanili. A forte rischio di blocco anche Bologna-Inter per via dei numerosi casi di positività tra i felsinei.
Si giocheranno regolarmente, oltre a Juve-Napoli, anche Milan-Roma, Sassuolo-Genoa, Sampdoria-Cagliari, Spezia-Verona e Lazio-Empoli. Per i rossoblù tuttavia è a forte rischio la partita di domenica alla Unipol Domus contro il Bologna, falcidiato dal virus.
A creare confusione sono soprattutto i diversi provvedimenti delle Asl, con l’Hellas Verona che ad esempio è autorizzata a scendere in campo nonostante otto casi di positività tra i giocatori e dieci in totale, mentre il Torino, non autorizzato a partire per Bergamo, presenta otto casi di positività totali di cui sei tra i calciatori.
Il campionato dunque riprende in un clima di grande incertezza. In una riunione straordinaria la Lega ha ribadito che non rinvierà alcuna partita. Dunque per le squadre che non si presenteranno in campo la solita trafila, sconfitta per 3-0 a tavolino e ricorso, che prevedibilmente vinceranno visto che hanno rispettato un provvedimento delle autorità sanitarie.
Intanto dopo serie B e Lega Pro, anche i Dilettanti hanno rinviato le giornate, fissando la ripresa al 23 gennaio.
I PROVVEDIMENTI DELLE ASL – La Asl Città di Torino, dopo avere constatato un focolaio di Covid nel gruppo squadra, ha bloccato i granata prima della partenza per Bergamo. Gli otto positivi sono in isolamento, tutto il gruppo andrà in quarantena per cinque giorni e quindi il Toro non potrà giocare neppure la partita in casa di domenica prossima con la Fiorentina.
Stessa decisione è stata presa a Udine, con l'Azienda sanitaria Friuli Centrale che ha in sostanza vietato all'Udinese di disputare sia la partita con la Fiorentina al Franchi di domani, sia quella di domenica contro l'Atalanta. Infine, la Salernitana ha annunciato che domani pomeriggio non si presenterà allo stadio Arechi per la sfida contro il Venezia. I campani hanno undici positivi nel gruppo squadra e l'Asl di Salerno ha messo in isolamento altre 25 persone. Il club aveva chiesto alla Lega Serie A il rinvio del match che non è stato accordato.
Infine Bologna-Inter, l’Ausl bolognese ha imposto la quarantena a tutta la squadra, almeno i componenti non vaccinati negli ultimi 4 mesi come prevedono le ultime norme del governo sull’isolamento dei contatti stretti dei positivi. I felsinei hanno chiesto il rinvio della partita con l’Inter e di quella di domenica contro il Cagliari: la Lega, come è noto, ha negato ogni rinvio e probabilmente negherà anche questo, ma il provvedimento dell’autorità sanitaria bolognese bloccherà la partenza della squadra di Mihajlovic per Cagliari.
(Unioneonline/L)