L’elettroshock post Cagliari-Lazio ha funzionato, evidentemente. «Mi ero dimesso. Una cosa importante, quindi. I ragazzi hanno capito, hanno reagito. Ora dobbiamo seguire la traccia di Udine».

Claudio Ranieri tiene alta l’asticella e rilancia la sfida in vista della gara di domenica alla Domus, contro il Napoli. Senza fronzoli ma convinto di poter centrare l’obiettivo. «Dobbiamo giocare queste ultime partite come sappiamo, senza pensare al nome dell’avversario. Dobbiamo affrontare tutti con la stessa mentalità». Proprio quella che cercava domenica al “Bluenergy Stadium”, oltre ai punti. «A prescindere dal pareggio», tiene a precisare il tecnico rossoblù nel corso della conferenza stampa al “Crai Sport Center” di Assemini, «dovevamo ritrovare la mentalità, quella di chi deve lottare sino in fondo».

Il Napoli? «Non è la macchina da guerra dell’anno scorso, ma è pur sempre una squadra gagliarda e ricca di campioni». Il nuovo allenatore Calzona? «So che è calabrese, di Vibo Valentia, che è stato il secondo di Sarri e il secondo di Spalletti. Per cui conosce vita, morte e miracoli del Napoli. E mercoledì contro il Barcellona ho visto un bel Napoli».

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