Ragatzu saluta l’Olbia: «Grazie a tutti, vi porterò sempre nel cuore»
Per l’attaccante nuova avventura al Pontedera. Per l’addio ai galluresi una lunga lettera a compagni e tifosiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Al via oggi il calciomercato dei professionisti. Così, Daniele Ragatzu ha potuto firmare il contratto col Pontedera, salutando ufficialmente Olbia dopo 7 stagioni, 90 gol e 50 assist in maglia bianca.
Dopo aver apposto la sigla sull’accordo col club toscano, col quale affronterà il prossimo campionato di Serie C allenato da Alessandro Agostini, compagno di squadra ai tempi del Cagliari, l’attaccante quartese, classe 1991, ha divulgato una lettera piena di ringraziamenti. Verso gli allenatori, “con cui ho avuto modo di collaborare, da Bernardo Mereu a Filippi, Canzi, Occhiuzzi e Castricato”, si legge, passando per i compagni di squadra, “i miei compagni d’avventura, La Rosa, Pisano, Biancu, Ladinetti, Bianchimano e Occhioni, per avermi supportato e sopportato”, e i dipendenti dell’Olbia Calcio, “che non hanno mai avuto la visibilità che noi calciatori avevamo sempre: il loro contributo ha fatto sì che certi traguardi si potessero raggiungere tutti insieme”.
Dunque, la Curva Mare, “tifosi veri che porterò sempre nel cuore”, e perfino la stampa, “che ha sempre sottolineato le mie prestazioni ma al tempo stesso – nei momenti bui – mi ha spronato a dare il meglio di me stesso”, spiega Ragatzu.
“Ho pensato spesso a questo mio passo, ma alla soglia dei 33 anni, preso atto del clima di incertezza che regna nella società, ho deciso di trovare una sistemazione in una società che mi possa permettere di giocare ancora qualche anno a certi livelli. Lo faccio per Vittoria mia figlia e per mia moglie Nina”, si legge, poi, a proposito delle motivazioni.
Infine, l’arrivederci: “A Olbia – conclude Ragatzu – vorrei stabilirmi quando arriverà il momento di appendere le classiche scarpette al chiodo”. Intanto, l’Olbia ha perso una bandiera e un giocatore che in Serie D avrebbe fatto molto più che la differenza.