È nato a Cagliari nel 2004 e a gennaio si era parlato di un interesse dei rossoblù per lui, ma Nicolò Tresoldi ora gioca e segna in Belgio al Club Brugge: 3 gol in campionato, 2 in Champions League (uno al debutto nella fase campionato nel 4-0 al Monaco).

E con la Germania Under 21: a 13 anni si è trasferito da Gubbio a Hannover e si è affermato in “2. Bundesliga”, seconda serie tedesca.

Il ct azzurro Gattuso martedì scorso ha detto che lo sta seguendo. Tutta la famiglia del giovane attaccante è legata alla Sardegna e il padre Emanuele, ex difensore per tanti anni in A e B, è tuttora a Pula, dove ha una casa.

Tresoldi, che sensazioni ha provato vedendo suo figlio in campo in Atalanta-Club Brugge?

«Ho pensato “chi l’avrebbe mai detto?”, perché neanche lontanamente potevo ipotizzare una situazione del genere. Mi sono tornati in mente tanti momenti, è stato molto emozionante».

Come mai ha deciso di giocare per la Germania?

«Nel 2017 abbiamo scelto quest’avventura all’estero come esperienza familiare. Lui ha iniziato nelle giovanili dell’Hannover e dopo cinque anni la Federazione gli ha chiesto se avesse piacere a rappresentare la Germania: ha accettato e da lì ha cominciato con l’Under 19».

Tresoldi Emanuele, 51 anni, il figlio Nicolò, 21 e la moglie a Is Molas.jpg
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Il ct Gattuso sta seguendo Nicolò: accetterebbe la chiamata dell’Italia?

«Fa piacere, poi a oggi non c’è niente e lui è molto contento con l’Under 21 tedesca. È concentrato su quello, per la Nazionale maggiore ci sembra ancora abbastanza prematuro: non ci abbiamo pensato, valutiamo un passo alla volta».

Nicolò è nato a Cagliari.

«Abbiamo una casa a Pula dal 1995: mio suocero per vent’anni è stato maestro di golf a Is Molas, abbiamo trascorso tanto tempo qui. Entrambi i miei figli, Nicolò e Sofia, sono nati a Cagliari: è una città alla quale siamo molto legati. Nicolò ha vissuto i primi due anni a Pula e poi ci siamo trasferiti a Gubbio, d’estate quando può torna spesso anche lui».

A gennaio erano anche uscite voci di mercato sul Cagliari.

«Avevamo letto qualcosa, però personalmente di una trattativa ufficiale non ci è mai arrivata conferma. Tifa Milan, ma simpatizziamo Cagliari e lo seguiamo sempre».

Lei nella sua carriera da difensore ha sfidato più volte i rossoblù, che ricordi ha?

«Belle sfide, poi mio padre pur essendo di Ferrara tifava Cagliari per Gigi Riva. Nel 1993 con l’Atalanta vincemmo 5-2 alla prima giornata: sulla panchina rossoblù c’era Radice e fu esonerato, io marcavo Moriero. Poi ricordo un 1-1 in B col Castel di Sangro, nel 97-98: la particolarità al Sant’Elia era il vento».

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