La continuità della discontinuità. L’Olbia non riesce a infilare più di due risultati utili: è quanto certificano le prime tredici giornate del campionato di Serie C, dopo le quali la squadra di Leandro Greco ha collezionato 15 punti frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, l’ultima delle quali maturata ieri in casa della Recanatese.

Un pesante 4-1 che peggiora il passivo di reti, salite a 18 contro le 10 segnate, e l’umore dell’ambiente nel suo complesso, inteso come squadra, società e tifosi. A poco è servito il gol di Dessena, sul 2-0 del “Tubaldi”, se non a illudere i bianchi, tramortiti dagli assalti dei giallorossi in 20’, tanto è bastato ai marchigiani per asfaltare i galluresi reduci dal successo sul Pineto e il pareggio con la Lucchese, entrambi al “Nespoli”. Stadio nel quale torneranno a giocare il 3 dicembre contro la “big” Perugia, dal momento che il match di domenica prossima col Rimini è stato rinviato al 6 dicembre per gli impegni dei “nazionali” Nanni, Fabbri e Palmisani.

Dopo la scoppola di Recanati, l’Olbia dovrà ripartire dalla trasferta del 26 novembre sul campo del Sestri Levante, ospite al momento del “Silvio Piola” di Vercelli per l’indisponibilità del Comunale “Giuseppe Sivori”. E dovrà farlo in maniera convincente, per dimostrare innanzitutto a sé stessa che non è la squadra vista negli ultimi 20’ thrilling del “Tubaldi”.

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