“Dobbiamo avere fame di vincere, senza, però, dimenticare da dove arriviamo”.

Profilo basso, ma testa alta. E una voglia pazzesca di rivincita per Fabio Liverani, l’allenatore individuato dal presidente Tommaso Giulini per ricostruire il Cagliari dalle macerie e per provare a riportarlo subito in Serie A.

"L’entusiasmo lo ridanno i risultati”, la premessa del tecnico romano durante la conferenza stampa di presentazione nella sala interviste della Unipol Domus. “E dovremo essere bravi noi a trovarli in fretta diventando squadra, con un’identità chiara”.

Liverani non lancia proclami, ma nemmeno si nasconde: "Vogliamo essere competitivi dal primo all’ultimo giorno”. Con quale organico? “I tempi del mercato li conosciamo tutti, bisogna avere pazienza. Dopo l’ultima stagione ci sono stati degli strascichi mentali”, tiene a precisare.

“Verrà valutato anche questo, dunque, oltre alle qualità tecniche su cui non ci sono dubbi. Verrà fatto un ragionamento completo. Una cosa è, però, certa: chi resterà dovrà avere ben chiara l’importanza di questo percorso”. Per poi puntualizzare: “Ogni cessione ha sempre tre componenti: chi vende, chi acquista e il giocatore che accetta”.

Largo ai giovani: "Almeno tre-quattro in arrivo dalla Primavera saranno con noi in pianta stabile”. Il modulo? “Sicuramente con una difesa a quattro e un centrocampo a tre”. L’obiettivo? “Spero che la gente, alla fine del campionato, si possa identificare in questa squadra”.

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