Il Sant'Elena è salvo, il Lanusei retrocede in Promozione. L'ultima vera domenica della stagione di calcio sardo ha visto il ritorno dei playout, con l'1-1 del Lixius ieri che ha premiato la squadra di Marco Piras complice il 2-1 dell'andata. Una rincorsa in grande stile: alla penultima era praticamente spacciata, poi la rimonta da 2-0 a 2-2 a Villaperuccio col Carbonia seguita dalla vittoria sull'Iglesias all'ultima (col contemporaneo pari di Monastir-Nuorese, unico risultato che serviva per lo spareggio) e le tre partite extra superate per mantenere la categoria. «Il nostro cruccio è non avere una struttura dove fare calcio e una città dietro, con un’amministrazione che ci supporti come per tutte le altre società», chiede durante "L'Informatore Sportivo" su Radiolina Luca Meloni, presidente del club che dovrebbe giocare a Quartu ma da tempo è costretto a vagare in giro per il Sud Sardegna (in stagione ha trovato ospitalità principalmente a Mulinu Becciu). «Negli ultimi otto anni invece siamo nomadi, voglio ringraziare tutti gli amici e sponsor perché senza di loro questo progetto non sarei riuscito a portarlo avanti».

La vicinanza. Erano tantissimi a seguire il Sant'Elena ai playout, anche ieri a Lanusei con striscioni, cori e fumogeni. E per tutto questo percorso salvezza il pubblico ha seguito i biancoverdi con grande passione: «La gente quartese si è avvicinata a noi e ci ha dato una grande mano sia allo spareggio sia ai playout», il ringraziamento di Meloni. «Sta nascendo un qualcosa che non mi sarei aspettato, quasi casuale: da un gruppo di trenta-quaranta tifosi organizzati a quelli che c’erano a Mulinu Becciu per l’andata. E Mauro Ragatzu è stato un esempio, lui che è quartese. In settimana ci riuniremo per cercare di fare un prossimo campionato importante».

L'amarezza. L'altra faccia della medaglia del playout è rappresentata dal Lanusei, che pur avendo una rosa di sicuro valore ha dovuto fare i conti con la seconda retrocessione consecutiva. «Paghiamo soprattutto quella dell’anno scorso», il parere del patron Daniele Arras. «Dopo sette anni di Serie D avevamo trovato un equilibrio che è saltato, poi non era facile mantenere un passaggio di questo tipo a livello societario e di entusiasmo. Abbiamo perso una stabilità».

Il rilancio. Il Lanusei tornerà a fare la Promozione, giocata (e vinta) l'ultima volta nel 2013-2014. «Adesso smaltiamo la delusione, poi vedremo in settimana coi soci come riprenderci. Una società come questa deve anche essere un riferimento per rappresentare la nostra comunità attraverso lo sport, coerentemente con le disponibilità economiche». E nella prossima stagione si rivedrà anche il derby col Tortolì, che manca dal 2017-2018. Ma all'epoca era Serie D, categoria dove il Lanusei ha dimostrato di poterci stare alla grande.

Dottore in campo. Durante il programma condotto da Lorenzo Piras è intervenuto anche Andrea Porcheddu, attaccante del Carbonia autore di 17 gol in Eccellenza che ha appena conseguito la laurea in Economia: «Anno sicuramente ricco di soddisfazioni, in primis la laurea e poi i risultati di squadra. Ho avuto la fortuna di fare quattro anni al Cagliari nelle giovanili, i miei genitori mi hanno insegnato l’importanza dello studio che ho portato avanti lì e nell’anno in C ad Arzachena. Il calcio è un piano B: ho capito che le cose possono non andare bene anche per motivi esterni a me, devo prima costruirmi un percorso lavorativo e poi ritagliarmi uno spazio per giocare».

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