Clamorosa sentenza della Corte di Giustizia Ue che apre le porte alla Superlega.

«Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione», hanno stabilito i giudici esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega sul presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull’organizzazione delle competizioni internazionali.

Dell'originario gruppo di 12 club che nell'aprile 2021 avevano varato la Superlega sono rimasti in campo solo Real Madrid e Barcellona, associati in una Società di Superlega Europea (ESLC). Supportata dall'agenzia di marketing A22, questa ha portato il caso davanti al tribunale Mercantile della capitale spagnola, che a sua volta ha deferito la questione alla Corte di giustizia Ue.

La sentenza dunque è una batosta per Fifa e Uefa e apre di fatto le porte alla Superlega, che è stata completamente rivista rispetto a quella elitaria e fortemente criticata nel 2021. A partecipare non saranno più una dozzina di big, ma 64 squadre divise in tre leghe con meccanismo di promozione e retrocessione. Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Prevista anche una piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite.

«Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro», ha detto Bernd Reichart, ceo di A22. «Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite».

Ora bisogna vedere le mosse dei club, anche quelli italiani, e suonano incaute a questo punto le recentissime dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina: «Aspetto la sentenza, ma se qualcuno aderirà sarà fuori da tutto», aveva minacciato.

«La sentenza – è la reazione della Uefa – non è un avallo della Superlega. Proseguiremo con il nostro modello e auspichiamo che la piramide del calcio sia salvaguardata dalle leggi europee e nazionali dal rischio di secessioni».

Esulta il presidente del Real Madrid Florentino Perez: «Oggi è un grande giorno per la storia del calcio e dello sport. Il calcio europeo dei club non è e non sarà mai più un monopolio. Abbiamo il dovere e la responsabilità di dare al calcio europeo il nuovo impulso di cui ha tanto bisogno: continueremo a sostenere un progetto moderno, pienamente compatibile con le competizioni nazionali, aperto a tutti, basato sul merito sportivo e che imporrà in modo effettivo il rispetto del Fair Play finanziario».

(Unioneonline/L)

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