Nove mesi dopo una delle retrocessioni più sanguinose, il Cagliari torna nella “fatal Venezia” per sfatare il tabù trasferta (dove non vince dal 10 settembre) e provare così a dare una scossa alla classifica.

Anche al “Penzo” Ranieri dovrà fare di necessità virtù. Oltre ai soliti indisponibili, non ci sarà nemmeno Lapadula, squalificato per un turno dopo l’espulsione di Bari. Sono partiti insieme alla squadra Pavoletti e Deiola, per dare, però, un sostegno più morale che tecnico (non hanno ancora recuperato del tutto dai rispettivi infortuni).

Inizialmente, dunque, l’allenatore romano si affida a Radunovic, Zappa, Goldaniga, Dossena, Obert, Kourfalidis, Makoumbou, Lella, Rog, Mancosu e Luvumbo.

Dall’altra parte, ha problemi di abbondanza, paradossalmente, il collega Vanoli che ha scelto, a sua volta, di rompere il ghiaccio con Joronen, Svoboda, Hristov, Carboni, Zampano, Busio, Jajalo, Ellertsson, Candela, Pohjanpalo e Pierini. In campo dal primo minuto, dunque,il tonarese Carboni, parte dalla panchina l’altro ex Ceppitelli.

Fischio d’inizio alle 14, arbitra per la prima volta i rossoblù il friulano Zufferli. No, non è una partita come le altre.

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