La Samp porta bene. Seconda vittoria in campionato e seconda vittoria contro i blucerchiati per il Cagliari, che torna a conquistare quei tre punti che mancavano dal 17 ottobre, giorno del 3-1 alla Unipol Domus sulla squadra di D’Aversa.

La squadra di Mazzarri la ribalta nella ripresa, rispondendo con le reti di Deiola al 55’ e Pavoletti al 71’ al momentaneo vantaggio della Samp firmato da Gabbiadini al 18’ del primo tempo.

LE FORMAZIONI – Sardi in piena emergenza, ai tanti assenti si aggiunge all’ultimo momento anche Ceppitelli. Subito nella mischia dal 1’ Matteo Lovato, Walter Mazzarri schiera il Cagliari con il solito 3-5-2 e un trio difensivo decisamente inedito. Questa la formazione: Cragno, Altare, Lovato, Carboni, Bellanova, Deiola, Marin, Grassi, Lykogiannis, Joao Pedro, Pavoletti.

La Samp di D’Aversa risponde con un 4-4-2: Audero, Ferrari, Yoshida, Chabot, Murru, Bereszynski, Ekdal, Thorsby, Candreva, Gabbiadini, Caputo.

Al Luigi Ferraris arbitra Giacomo Camplone della sezione di Pescara.

PRIMO TEMPO – Primi 10’ a ritmi molto blandi, poi si fa vedere il Cagliari grazie a due giocate di Joao Pedro. Prima con un blitz ruba palla a Chabot ed entra in area, ma fa una finta di troppo e tarda la conclusione, intercettata da Yoshida. Subito dopo è ancora bravo il giapponese a chiudere sul tentativo di assist di Marin, servito in area da una bella giocata sempre del brasiliano.

Il Cagliari colleziona tre angoli in pochi minuti e spinge, ma al primo tentativo la Samp va in gol. Cross innocuo dalla tre quarti di Bereszynski a difesa rossoblù schierata, Yoshida con una giocata di petto illumina Gabbiadini che – lasciato completamente solo – di sinistro fulmina Cragno.

Il gol di Manolo Gabbiadini (Ansa-Arveda)
Il gol di Manolo Gabbiadini (Ansa-Arveda)
Il gol di Manolo Gabbiadini (Ansa-Arveda)

La squadra di Mazzarri accusa il colpo: prima Candreva manca per un soffio l’appuntamento col gol su cross molto invitante di Bereszynski, poi ancora l’esterno polacco con un tiro al volo impegna Cragno che blocca in due tempi. Due palle perse al limite da Grassi creano altrettanti brividi, ma Candreva e Gabbiadini non ne approfittano, in mezzo il primo giallo del match per Lovato.

Il Cagliari torna a farsi vedere nel finale, ma le idee sono poche e tutte di Joao Pedro. Il brasiliano illumina Pavoletti, stop di petto e bella chiusura di Chabot, poi un tentativo fuori misura di Deiola dal limite.

SECONDO TEMPO – In un inizio ripresa molto spezzettato si segnalano l’infortunio di Yoshida, tra i migliori e costretto a lasciare il posto a Dragusin, e una zampata di Pavoletti su cross di Deiola che finisce lentamente tra le braccia di Audero.

Al 10’ arriva il pari, lo firma proprio Deiola al secondo gol in campionato. Tutto parte da un’azione caparbia di Marin, che ruba palla sulla tre quarti, avanza e serve il numero 14 in area: il primo tentativo è respinto da Audero, ma la palla finisce sui piedi dello stesso Deiola che ribadisce in rete e dà libero sfogo alla sua rabbiosa esultanza.

Joao Pedro in azione (Ansa-Arveda)
Joao Pedro in azione (Ansa-Arveda)
Joao Pedro in azione (Ansa-Arveda)

Il pareggio riaccende il match, le squadre iniziano a lottare su tutti i palloni e diversi falli rendono la partita spezzettata. Poi due blitz a destra di Bellanova in due minuti: sul primo Joao non schiaccia bene di testa, sul secondo arriva il gol del 2-1 del Cagliari. Il cross dell’esterno viene respinto fuori area, il tiro al volo di Grassi si trasforma in assist per Pavoletti, che controlla e a tu per tu batte Audero.

Subito dopo doppio cambio per D’Aversa, che mette Quagliarella e Ciervo per Gabbiadini e Ferrari, mentre Mazzarri sostituisce Deiola con Faragò. All’81’ altre sostituzioni, Yepes per l’ex Ekdal e Torregrossa per Caputo, nel Cagliari Pereiro per Pavoletti.

Poi Joao Pedro ha sul piede sinistro il match point, dopo un contropiede perfettamente orchestrato da Marin che serve il brasiliano a tu per tu, buona la risposta di Audero che si rifugia in corner.

La partita resta dunque in bilico, i blucerchiati provano ad affondare con una serie di cross ma la difesa rossoblù fa buona guardia. Gli animi si surriscaldano e in pieno recupero arriva anche il rosso a Candreva che colpisce Carboni a gioco fermo. Nel finale non si soffre, anzi è il Cagliari a sfiorare due volte il tris: prima Faragò calibra male il pallonetto a tu per tu col portiere, poi Audero dice no alla conclusione di Joao Pedro.

Al termine dei 4 minuti e mezzo di recupero la squadra di Mazzarri può tornare ad esultare dopo due mesi e mezzo di buio totale. La classifica resta deficitaria ma questi tre punti danno una fondamentale iniezione di fiducia in vista del prosieguo del campionato. Una boccata d’ossigeno che, aggiunta alla sconfitta dello Spezia con l’Hellas, riporta i sardi a -3 dalla zona salvezza.

(Unioneonline/L)

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