Ventiquattro giocatori, due uomini per ruolo e il 4-3-1-2 che, salvo ricorso al 3-5-2 d'emergenza, resta l'unico vero schieramento di riferimento.

Gli ultimi arrivi hanno chiuso il cerchio. Luca Bittante, usato sicuro per Massimo Rastelli, è di casa sia a destra che a sinistra, mentre Panagiotis Tachtsidis non vincerà mai una gara sui cento metri, ma è il perfetto alter ego di Davide Di Gennaro.

Ora la parola passa al tecnico e al campo, in attesa di avere a disposizione tutti i rossoblù, a partire da Joao Pedro e Farias.

Tra i pali resta lui, Marco Highlander Storari, alle sue spalle Rafael e quel Roberto Colombo che dispensa consigli a tutti i compagni.

In difesa, il quartetto titolare vede le fasce affidate a Mauricio Isla e Nicola Murru, con il nuovo arrivato Bittante prezioso jolly su entrambe le fasce. In mezzo il totem è Bruno Alves, al suo fianco se la possono giocare Luca Ceppitelli o Bartosz Salamon, con Marco Capuano a chiudere il quartetto di centrali e Fabio Pisacane uomo per tutte le stagioni.

Davide Di Gennaro ha preso in mano la bacchetta da direttore di orchestra con la Roma. Alle sue spalle ci sono i 190 centimetri e passa del greco Tachtsidis. Sulle mezze ali, intoccabili Simone Padoin e Artur Ionita, con Nicolò Barella e Gianni Munari pronti a subentrare. In attesa del rientro del capitano, Daniele Dessena.

L’attacco, oggi ridotto all'osso, è il reparto che, al completo, offre più garanzie. Marco Borriello e Marco Sau sono la coppia perfetta, aspettando gli assist di Joao Pedro, col solito Barella che può giocarsela anche nella terra di mezzo.

Ma si attende anche il rientro di Diego Farias, non proprio una riserva, anzi. Scalpita anche Federico Melchiorri, che sta chiudendo in un cassetto il crac del legamento, con Niccolò Giannetti che chiude un pokerissimo d'attaccanti che permetterà di affrontare la scalata alla salvezza con gli appigli giusti.
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