«La sosta ci voleva, ci ha permesso di curare gli infortunati». Anche se ancora non ha deciso, tiene a precisare Claudio Ranieri, se schierarli o meno dal primo minuto. «Il discorso vale per Mina, così come per Gaetano, Luvumbo e Shomurodov. Essendo reduci da infortuni non possono essere al cento per cento. Farò, in ogni caso, le mie scelte all’ultimo momento»

 Sorridente e carico come una molla, l’allenatore del Cagliari lancia la sfida al Verona dalla sala stampa del Crai Sport Center di Assemini in vista del match di lunedì alla Unipol Domus. «Giochiamo contro una squadra determinata», la premessa. «Si difende bene, riparte in velocità. Ci assomiglia, anche se è forse più fisica di noi. Per questo, dobbiamo essere rapidi e reattivi».

Il Verona è stato rivoluzionato a gennaio. «Chi non giocava prima, ha avuto la possibilità di dimostrare quanto vale. Sono cambiati soprattutto davanti, ora hanno due attaccanti che vanno sempre nello spazio». Cento giorni dopo, sarà, insomma, un’altra partita rispetto a quella giocata al Bentegodi e vinta 2-0 dai gialloblù. «E sarà importante. Non decisiva, ma molto importante», sottolinea il tecnico rossoblù, che sfrutta la conferenza stampa dell’anti-vigilia per ringraziare i tifosi che hanno scelto di trascorrere la Pasquetta allo stadio.

Si va, infatti, verso l’ennesimo sold-out nonostante si giochi in un giorno festivo. «Ormai non ci sono più parole per ringraziarli. Gli abbiamo eliminato la gita fuori porta, ma abbiamo bisogno di loro». Ora più che mai.

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