La Primavera del Cagliari cade a Empoli. Gli azzurri si impongono 3-0 in un match condizionato dall’espulsione di Simonetta, per doppia ammonizione, dal 38’. 

Nel primo tempo, sotto il diluvio e in un campo da gioco ai limiti della praticabilità, l’Empoli sblocca il punteggio al quarto d’ora con Vallarelli. Nonostante il match sembri corretto, il direttore di gara prende la decisione di allontanare al 17’ il tecnico dei toscani Alessandro Birindelli per qualche protesta di troppo. Il Cagliari, comunque, c’è. Sulev, al 20’, impegna dalla distanza Seghetti. I rossoblù in questa fase aumentano il pressing ma senza costruire particolari palle-gol. Al 38’ l’episodio chiave: Simonetta, già ammonito, riceve il secondo giallo e viene espulso lasciando i compagni in inferiorità numerica fino all’intervallo e per tutta la ripresa. 

Ad inizio secondo tempo la squadra di Pisacane, nonostante sia in dieci uomini, si sbilancia alla ricerca del gol. Prima Sulev chiama in causa Seghetti. Poco dopo, su calcio d’angolo, Pintus sfiora il pareggio, trovando il salvataggio di Indragoli sulla linea. Poi è solo Empoli. Gli azzurri raddoppiano al 59' con un gol strepitoso di Bonassi, in rovesciata. Sempre Bonassi, al 67’, realizza il tris con un altro gol stupendo, dalla distanza, su cui Wodzicki non può nulla. Partita chiusa, ed Empoli che si porta a quota 32 (a -1 dai baby rossoblù). Per il Cagliari Primavera ora i playoff sembrano in salita.

Il tecnico Fabio Pisacane non nasconde l’amarezza per il risultato: «In giornate come questa bisogna avere la forza e la lucidità di andare oltre il risultato, che sicuramente ci lascia tanta delusione. Dobbiamo mettere la testa sul lavoro e sui concetti in cui crediamo, correggendo gli errori. Bisogna tornare in campo con l’entusiasmo di chi vuole prendere il positivo anche da una giornata con poche luci come quella odierna. E dobbiamo ripartire dalla prossima sfida con la Juve che sarà tanto difficile quanto bella e stimolante».

Pisacane si sofferma anche sulla gara: «Il campo ai limiti della praticabilità non può essere un alibi. Né io né il gruppo ci attaccheremo mai a fattori esterni. Sicuramente è stata una gara dove giocare a calcio era pressoché impossibile. Per un’ora la gara è stata equilibrata, malgrado l’espulsione di Simonetta alla fine del primo tempo abbia indirizzato la partita. Anche gli episodi non ci hanno sorriso. Poi due prodezze di Bonassi hanno chiuso la contesa. Andiamo avanti, compatti e con personalità, in un campionato dove ogni settimana tutto può succedere. Questa sconfitta deve essere un insegnamento per non far abbassare mai la guardia».

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