Una vittoria quella del Cagliari Primavera contro il Torino che permette a Fabio Pisacane e i suoi ragazzi di respirare. Dopo le due sconfitte arrivate nelle ultime giornate, questo pomeriggio i rossoblù sono riusciti a conquistare i tre punti, mettendo in campo una prestazione coraggiosa e di carattere.

Se contro il Monza il tecnico degli isolani ha lasciato trasparire un po' di rabbia, al termine del match odierno la felicità e l'orgoglio sono esplosi in un'esultanza liberatoria: «Nelle ultime due gare avremmo meritato di certo un risultato diverso. Insieme alla squadra abbiamo comunque analizzato gli errori che non ci avevano consentito di raccogliere qualcosa di più: oggi quell’urlo liberatorio a fine partita è stato soprattutto per questi ragazzi, che in settimana lavorano duramente. Hanno avuto tre giorni per preparare questa gara, lo hanno fatto con grande carattere e forza per reagire alle ultime due sconfitte».

Si era già vissuto un Cagliari-Torino nel corso di questo gennaio, esattamente l'8 nel corso del turno di Coppa Italia che ha visto Vinciguerra e soci battere i granata e staccare il pass per i quarti di finale. Ma i due incontri non sono poi stati così simili come si poteva pensare: «Rispetto alla vittoria in Coppa Italia, sempre contro il Torino in casa, o anche alla gara di andata, è stata una partita diversa. Sapevamo sarebbe stato così ed era stata, infatti, preparata per proporre qualcosa di diverso. Come noi studiamo gli avversari, - ha raccontato Pisacane - lo stesso loro fanno con noi. Oggi avevo chiesto alla squadra di avere un atteggiamento più di attesa, cercando di togliere agli avversari tutte le linee di passaggio dentro. Ho chiesto ai nostri quattro centrocampisti un lavoro molto dispendioso: al play, alle due mezz’ali e al trequarti. Una strategia che ha dato i suoi frutti».

Il mister dei cagliaritani si è poi soffermato su un'analisi della partita e delle scelte tecniche fatte: «Sapevamo che sarebbe servito gestire bene le armi a nostra disposizione nell’arco di tutta la gara. Nel momento in cui le squadre sarebbero state più stanche e lunghe, avremmo potuto sfruttare meglio le caratteristiche di calciatori come Vinciguerra e Trepy, che dalla panchina sarebbe entrati più freschi. E così è stato. Poi magari quando vinci sembra che tutto sia girato per il verso giusto. Mi piace, però, concentrami sulle difficoltà che abbiamo dovuto superare. Ciò che mi rende più orgoglioso oggi è quanto la squadra abbia lottato per venir fuori da questo momento negativo, la forza dei ragazzi di sopportare la pressione. Ho cercato di non fargliela pesare, ma era difficile: dopo due sconfitte c’era un’occasione di riscatto, affrontavamo però un avversario forte».

Gioia alle stelle per quanto ottenuto, ma non manca la consapevolezza di dover lavorare sodo per mantenere sempre questo atteggiamento gara dopo gara. «Sono davvero orgoglioso di tutti i miei ragazzi. Sono tre punti che se da un lato danno una svolta mentale alla squadra, dall’altro devono essere la base su cui costruire con fiducia il futuro. Dovremo affrontare le prossime gare sempre con la massima attenzione, ogni partita in questo campionato comporta delle difficoltà importanti», ha concluso Pisacane.

© Riproduzione riservata