Răzvan Marin al Cagliari non è quasi mai titolare, ma nella Romania è un punto di forza imprescindibile. Che segna più di un attaccante: anche nella partita di stasera, vinta 1-5 contro San Marino nella seconda giornata delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, il suo nome è finito nel tabellino dei marcatori. Lo ha fatto al 55’, trasformando un calcio di rigore per la terza delle quattro reti della nazionale guidata da Mircea Lucescu (80 anni a luglio per l’ex allenatore di Brescia, Inter e Pisa).

È il secondo giocatore del Cagliari a segno in questo inizio di settimana, dopo la prodezza di Matteo Prati con l’Italia Under-21 contro la Danimarca. Un altro non certo titolarissimo in rossoblù. Ma Marin, quando veste la maglia gialla della Romania, si trasforma. Da giugno, ossia dall'inizio degli scorsi Europei, è diventato un cecchino pressoché infallibile: con oggi sono 9 gol nelle ultime 11 presenze in nazionale. Gli ultimi risalivano al 18 novembre, doppietta nel 4-1 contro Cipro, mentre venerdì scorso era rimasto in campo 74' nella sconfitta per 0-1 contro la Bosnia.

Marin ha spiazzato il portiere avversario. Per il resto autogol di Cevoli al 6' per il vantaggio della Romania, poi raddoppio di Popescu al 44' e poker di Hagi al 75' (anche lui su rigore) dopo che San Marino aveva accorciato le distanze al 67' con Zannoni. Nel quarto dei cinque minuti di recupero il definitivo 1-5 di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Alibec. Marin ora torna a Cagliari, dove con Davide Nicola non è che stia trovando grande spazio: 26 presenze su 29, ma appena 1133' giocati e due mesi esatti dall'ultima da titolare (24 gennaio col Torino).

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