Corsi e ricorsi storici. Le squadre di Rastelli volano all'inizio, ma si piantano dopo la sosta invernale. È successo nei due anni di Avellino e sta accadendo ora a Cagliari. Perché i 22 punti in tredici partite sono roba da piazzamento playoff, non da squadra che deve conquistare la promozione, possibilmente da prima della classe. Tutta un'altra storia rispetto ai 46 punti dell'andata (media stellare di 2,19), con primato in allegato.

Dopo spumante e panettone, la media punti è scesa a 1,69 a gara, con cinque sconfitte (di cui tre in un Sant'Elia inviolato fino la 29 febbraio), e Cagliari a -2 dal Crotone capolista. Flessione fisiologica, ma non solo.

Stagione 2013-14: l'Avellino è la squadra rivelazione nel girone d'andata. Appena promossi dalla Serie B, i "lupi" volano e arrivano alla sosta invernale con un bottino di 37 punti in ventun partite (media di 1,76) e addirittura al terzo posto, a -3 dalla capolista Palermo. Dopo la sosta, il blackout. Una sola vittoria (alla 7ª giornata, a Empoli) nelle prime undici giornate, la squadra scivola verso il basso e riesce a riprendersi a fine aprile, chiudendo all'undicesimo posto, con 59 punti, dopo averne totalizzati 22 in ventun partite (media 1,04 punti), con appena cinque vittorie, sette pareggi e nove sconfitte. Un cammino che non cozza con la richiesta di inizio stagione, la salvezza, per una matricola guidata da un tecnico esordiente tra i cadetti.

Nella stagione successiva, la partenza è sempre sprint e gli irpini festeggiano Capodanno da quinti della classe, con 32 punti (media 1,52), a -2 dal secondo posto di Frosinone e Bologna. Stavolta, la sosta non sembra creare problemi, con la squadra di Rastelli che centra quattro vittorie di fila tra la 3ª e la 6ª giornata, issandosi al sesto posto. Poi, lo stop: marzo con quattro sconfitte in cinque gare e aprile tra alti e bassi. L'Avellino scivola ai margini della zona playoff e nel mirino finisce soprattutto il preparatore atletico Esposito, tanto che il presidente Taccone decide di affiancargli il responsabile del recupero degli infortunati, Agosti. L'Avellino va ai playoff da ottava con 59 punti, dopo averne conquistati 27 in ventun gare (media 1,28), con sette vittorie, sei pareggi e otto ko, e agli spareggi prima elimina il Perugia e poi fa tremare il Bologna.

A Cagliari partenza sprint e un girone d'andata a ritmi altissimi. Ma la brusca frenata, dopo la sosta natalizia, qualche problema di condizione (tanti acciacchi muscolari) e il calo della media punti garantiranno comunque la promozione, ma mettono a rischio un primato oggi tenuto in pugno dal Crotone.

© Riproduzione riservata