Chi sale: Goldaniga

Cerco il difensore tutto gennaio e all’improvviso eccolo qua. Non Colley, evidentemente, tanto meno Radovanovic: semplicemente Goldaniga, l’usato sicuro. Il centrale esperto e di spessore che chiedeva Ranieri, il Cagliari lo aveva in casa. Tradito prima dal crociato poi dal quadricipite, è stato costretto a star fuori per quattro lunghissimi mesi. Ora, però, sta bene. Già lo aveva dimostrato nei minuti finali della gara col Benevento, ieri contro il Bari ha giocato tutta la partita e si è caricato il reparto sulle spalle confermando quanto vale e pesa in Serie B. Bravissimo a leggere le situazioni in anticipo, implacabile nell’uno contro uno. Al San Nicola ha sostituito lo squalificato Altare, ora, però, le gerarchie potrebbero cambiare là dietro.

Chi scende: Makoumbou

Lacrime di sangue. Finita la gara, Makoumbou non si dava pace e tutti i compagni - chi prima, chi dopo - hanno provato inutilmente a consolarlo. Un suo fallo inutile a pochi passi dalla porta al terzo dei cinque minuti di recupero è costato al Cagliari la vittoria. Una leggerezza imperdonabile. Proprio lui poi, uno dei più attenti sino a quel momento, probabilmente uno dei migliori tra i rossoblù per intensità e pulizia delle giocate. Sempre più concreto, con uno-due tocchi al massimo. Ora dà più valore al pallone, pensa e gioca per la squadra garantendole così equilibrio e stabilità. Quell’errore al fotofinish, però, macchia inevitabilmente la sua prestazione, vista anche la tempistica. Tra l’altro, non è il primo rigore che causa per un’ingenuità in area.

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