Il Bologna nel mirino. «Il problema non è tanto il quinto posto in classifica, strameritato», tiene a precisare Claudio Ranieri dalla sala stampa del “Crai Sport Center” di Assemini. «È una delle squadre che ha fatto più punti rispetto allo scorso campionato in questo periodo. Sta giocando un torneo straordinario. Complimenti davvero alla società per i giocatori che ha comprato in estate e a Thiago Motta per come li fa giocare». Il Cagliari, dal canto suo, deve sollevare l’asticella. «Trentadue gol subiti sono troppi e non possiamo più concedere quei gol facili che abbiamo concesso nel girone d’andata», afferma a muso duro il tecnico di Testaccio. «Non sono più ammessi episodi di poca lucidità e poco mestiere. La Serie A è un bene troppo prezioso e non c’è più tempo da perdere».

L’emergenza in attacco condizionerà inevitabilmente le scelte, sia all’inizio che nel corso del match, ammette Ranieri che ribadisce i forfait di Lapadula e Mancosu, oltre a quelli di Oristanio, Luvumbo (impegnato con l’Angola in Coppa d’Africa) e Shomurodov. Nessun alibi, però. L’allenatore rossoblù fa di necessità virtù e ribadisce: «Sappiamo che non possiamo concorrere al mercato se prima non vendiamo. Dobbiamo essere quindi più compatti, indossare l’elmetto e giocarcela punto dopo punto. E migliorare, sia in fase difensiva che offensiva».

Prima dell’inizio della conferenza stampa, Ranieri ha preso subito la parola per mandare un messaggio a Sven Goran Eriksson, il tecnico svedese che nei giorni scorsi ha rivelato di essere affetto da un tumore incurabile: «Mi dispiace tantissimo che questo brutto male si sia accanito su una persona stupenda. Gli mando un grosso in bocca al lupo».

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