Un anno e mezzo la partita tra Benevento e Cagliari del 9 maggio 2021 (con i rossoblù che si imposero 3-1 condannando la squadra sannita alla retrocessione) le polemiche che seguirono il match finiscono in tribunale.

Mario Mazzoleni, fratello dell’arbitro addetto al var di quell’incontro, Paolo Mazzoleni, ha infatti sporto querela contro Clemente Mastella, sindaco di Benevento, per le parole di fuoco pronunciate da quest’ultimo dopo la sconfitta dalla squadra campana. 

Mastella infatti ipotizzò una strategia volta a penalizzare squadre del sud e rapporti poco chiari tra Massimo Cellino, ex presidente del Cagliari, e – appunto – il fratello di Mazzoleni.

La Procura di Bergamo aprì un fascicolo in seguito alla querela per diffamazione a mezzo stampa presentata da Mario Mazzoleni e per questo il 23 novembre prossimo Mastella dovrà comparire davanti al gup del tribunale lombardo che dovrà decidere sul rinvio a giudizio. La Procura aveva chiesto l'archiviazione per il sindaco, ma i legali di Mazzoleni si sono opposti.

"Sono stato denunciato - dice oggi Mastella - perché ho tentato di salvaguardare la società e la mia città dai soprusi del sistema calcio. A distanza di 16 mesi posso garantire che mi comporterei allo stesso modo".

Come detto, il match finì 3-1 per i sardi, ma Mastella contestava soprattutto quanto accadde al minuto 86 della partita, quando l'arbitro in campo Doveri assegnò un rigore al Benevento per fallo di Asamoah su Viola, poi revocato su segnalazione del Var Paolo Mazzoleni.

Intervistato su varie testate, Mastella parlò allora di "errore evidente" e di "danno procurato alla società giallorossa e di immagine alla città di Benevento", ed evidenziò la chiara volontà, a suo dire, "di penalizzare il Benevento", ricordando che "lo stesso Mazzoleni aveva commesso un errore simile a discapito del Napoli qualche giorno prima proprio contro il Cagliari", e adombrando "un tentativo di svantaggiare le squadre del Sud".

Mastella riportò anche un articolo pubblicato dall'Eco di Bergamo e sollevò la questione che l'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino avesse acquistato opere d'arte presso la Galleria del fratello di Paolo Mazzoleni, Mario. Di qui la decisione di quest’ultimo di adire le vie legali.

I veleni di quella partita finirono anche in Parlamento, con la moglie di Mastella, Sandra Lonardo, che depositò una interrogazione in Senato

"Andrò a difendermi nelle sedi opportune - chiosa Mastella - e ribadirò quanto dichiarato allora, spiegando nel dettaglio quello che siamo stati costretti a subire. Non a caso Mazzoleni e Doveri dal turno successivo furono stoppati dal designatore e fino alla fine del campionato non furono più impiegati".

(Unioneonline/l.f.)

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