Marco Amelia si presenta. E lo fa alla vigilia del debutto stagionale dell’Olbia, che allena da meno di un mese: domani, infatti, a partire dalle 18, i bianchi affronteranno al “Nespoli” l’Ilvamaddalena nel turno preliminare di Coppa Italia.

Amelia, l’Olbia e la Coppa Italia

«Per me è un piacere essere qui», ha esordito questa mattina, nella sala stampa dello stadio di casa. «Quest’anno non intendevo allenare in Serie D, ma il progetto mi ha convinto dalle prime telefonate. Obiettivo? Al momento non mi sento di indicarne uno, se non quello di diventare competitivi», ha aggiunto. »Le prossime partite ci diranno quale potrà essere quello reale, ma dal momento che siamo partiti in ritardo, ora pensiamo a recuperare terreno».

Intanto da domani, dopo i test estivi con Borgomanero e Budoni, si fa sul serio. «Ci attende una partita tosta contro una squadra che ha vinto il campionato di Eccellenza e integrato il gruppo con acquisti di potenziale, ma sappiamo come affrontare l’Ilva», ha detto a proposito del derby gallurese, che torna dopo oltre 30 anni. «Giocheremo nel nostro stadio e dovremo fare la partita».

L’omaggio a Cozzolino

Durante la conferenza stampa si è parlato tanto. E di tutto. Ma una cosa l’allenatore romano, ex portiere e campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006, ha tenuto a rimarcare: il senso di appartenenza dell’ambiente, che è emerso in tutta la sua forza nei giorni del lutto per Giuseppe Cozzolino. «Mando ufficialmente un abbraccio da parte dell’Olbia alla famiglia Olbia per quello che abbiamo vissuto nell’ultima settimana, ovvero la scomparsa di uno dei nostri tifosi, in occasione della quale – ha spiegato – s’è visto quanta vicinanza e affetto c’è intorno a questa maglia».

Qui Ilva

Dall’altra parte della Gallura si scalda la neo promossa Ilvamaddalena. «Sarà un grande onore giocare a Olbia contro una delle squadre più importanti della Sardegna», interviene il tecnico dei maddalenini, artefice del salto di categoria di qualche mese fa, Carlo Cotroneo. «Dalla Coppa più che il risultato mi aspetto risposte sul lavoro svolto finora: i ragazzi vorranno farsi valere, ma non abbiamo nulla da perdere. Giocheremo su quello che ci concederanno, cercando di sfruttare al massimo le opportunità».

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