Houston, abbiamo un problema.

La Dinamo si è smarrita: una sola vittoria nelle ultime cinque partite. E le sconfitte a Treviso e quella di stasera a Salonicco (88-68 per il Paok) dimostrano che occorre una riflessione per evitare di complicarsi la stagione. Già dopo il -20 in terra greca, sarà difficile rimettersi in carreggiata per centrare almeno i play-in. E se per Bendzius affiora la stanchezza, il Robinson svogliato e poco coinvolgente lascia aperto qualche dubbio.

Inizio sonnolento della dinamo che in attacco pasticcia molto con Robinson (0/3 e due perse) e nei primi sette minuti segna su azione solo con Onuaku, mentre dall'altra parte il Paok non è solo Franke: 12-5. Il Banco si scuote trova dai cambi linfa: Nikolic in regia e Diop che non sbaglia nulla. È il pivot senegalese a lanciare il break con 4/4 al tiro e 5/5 dalla lunetta. Con la fiducia ritrovata la manora diventa fluida anche al rientro dei titolari e il Banco tocca il +11 con Jones (30-41) prima del parziale di metà gara: 35-43.

Al rientro il quintetto base è ancora troppo molle e fa esaltare i padroni di casa che con Riley e Renfroe piazzano un break da 16-2 che cambia volto alla gara. L'ultimo parziale dice +11 per Salonicco e nell'ultima frazione pochissimi segnali di risveglio mentale da parte di una squadra in palese involuzione che subisce un passivo pesante.

I tabellini

Paok Mateco Salonicco: Franke 13, Darko-Kelly 7, Riley 19, Tsiakmas 3, Hands 17, Margaritis 5, Polley 12, Slaftsakis, Kamperidis, Renfro 12, Christidis, Saloustros. All. Lykogiannis.

Banco di Sardegna Sassari: Jones 3, Robinson 10, Kruslin 9, Gandini, Bendzius 7, Gentile, Raspino ne, Onuaku 13, Chessa ne, Nikolic 11. All. Bucchi.

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