“Dopo 30 anni con la palla a spicchi in mano e 17 trascorsi a Sassari è il momento di smettere. Ma resto qui, perché mi sento a casa” così Jack Devecchi ha annunciato il suo ritiro a fine stagione. Ha ancora due anni di contratto. “Nel contratto è previsto anche il ruolo di dirigente” ha spiegato il presidente Stefano Sardara, anche se per gli impegni del futuro della guardia ha rimandato a dopo i playoff. Così come per la nomina del nuovo capitano (sarà il sassarese Massimo Chessa?).

Devecchi ha ringraziato tutti: giocatori, allenatori, tutte le persone della famiglia Dinamo, e i presidenti: “famiglia Mele che mi ha portato in questa terra fantastica e mi ha fatto conoscere la città e persone voi sardi che mi siete entrati nel cuore e ringrazio Stefano Sardara che per me è stato più di un presidente, abbiamo fatto un bellissimo percorso insieme e continueremo a farlo, ho raggiunto i sogni che tutti i bambini hanno, giocare in serie A e vincere e giocare in tutte le coppe europee, scrivendo la storia della pallacanestro sarda e italiana”. 

Commozione nel ringraziare la famiglia “Per 30 anni mi hanno sopportato e supportato, mi hanno formato per affrontare questo bellissimo viaggio” e occhi lucidi nel ricordare il momento più bello: “Subito dopo il suono della sirena a Reggio Emilia, quando abbiamo vinto uno scudetto che mai avrei pensato di vincere”.

Jack Devecchi ha appena superato le 800 presenze in maglia biancoblù ed è alla sua diciasettesima stagione. Nessuno come lui alla Dinamo e nessuno come lui nell'attuale campionato di basket. Per trovare un esempio simile bisogna citare Tonolli (20 campionati con la Virtus Roma) e addirittura Marzorati, bandiera di Cantù. 

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