Al Cus Cagliari non basta la rimonta dal -16 (21-37 al 5’ del terzo quarto) al -2 finale, quel 44-46 sul tabellone illuminato premia il Bolzano che, dopo essere stato battuto in casa, vince a Sa Duchessa come aveva fatto sabato in gara 2 e conquista la permanenza in A2 femminile di basket. Per le cagliaritane, però, non è la fine, ci sarà un secondo playout da giocare, col Jolly Livorno, perdente col Civitanova Marche nell’altra serie, e domenica, in Toscana, bisognerà lottare per conquistare gara1.

L’INCONTRO - Il Cus perde subito Federica Madeddu per un infortunio al ginocchio la cui entità è ancora da valutare e intanto le bolzanine partono meglio, chiudono il primo quarto avanti 7-15 e vanno al riposo sul 21-30, gap che verrà incrementato fino al +16 a metà della terza frazione, quando le cussine, dopo essere rimaste a secco per oltre sei minuti, ritrovano la via del canestro con Saias e Ljubenovic, che lotta a tutto campo e prende per mano la squadra mettendo la propria esperienza a disposizione delle compagne.  Alla mezz’ora, le padrone di casa sono sotto 28-41 e pronte a disputare un ultimo quarto di fuoco, in cui anche Prosperi è determinante per ricucire lo strappo fino al meno due (44-46). A venti secondi dalla sirena, Kuijt, punta di diamante del Bolzano, sbaglia i due liberi, ma le universitarie non riescono a completare l’impresa.

IL COMMENTO - “L’assenza di Striulli conta molto in termini di lucidità e di impegno per le difese, ma non c’è e dobbiamo cavarcela. Madeddu farà accertamenti al ginocchio che era stato operato l’anno scorso. Non è detto che se avessimo iniziato a segnare a inizio terzo sarebbe andata diversamente. I primi due quarti affrontato con un po’ di paura, ma ripartiamo dalla reazione avuta nella ripresa per cercare di salvarci contro il Livorno”, commenta Mauro Mannoni,  responsabile del settore basket del Cus Cagliari.

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