Un camion che raggiunge il villaggio olimpico di Pyeongchang e comincia a scaricare uova. Uova su uova, e ancora uova, senza fermarsi mai.

"Una cosa incredibile, una consegna che non finiva mai", dicono gli chef norvegesi.

Già, perché tutte quelle uova - ben 15mila - erano destinate al team norvegese delle Olimpiadi, che conta appena 109 atleti. Fanno 137 per atleta, uno sproposito se si pensa che i Giochi durano un paio di settimane.

Ed è proprio il caso di dirlo, lost in translation. Perché la squadra norvegese, di uova, ne aveva richieste appena 1500, ma ha tradotto il suo ordine in coreano con Google Translate, e se ne è ritrovate 13500 in più.

Come appurato dagli chef norvegesi, è stato infatti un errore nella traduzione a far spuntare quello zero in più che li ha costretti ad accogliere una camionata di uova.

Insomma, le Olimpiadi devono ancora cominciare e già siamo alle prese con il primo, divertente, siparietto. Che si è risolto con due risate e quella foto su Twitter, poi la selezione del team scandinavo è riuscita a rispedire indietro quelle 13500 uova in più.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata