Si chiude con 40 medaglie l’Olimpiade da record dell’Italia. Mai gli azzurri erano stati così medagliati nella storia dei Giochi: 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, ogni giorno almeno un italiano è andato a medaglia.

Gli azzurri chiudono al decimo posto nel medagliere, con gli stessi ori ma con meno argenti di Paesi Bassi, Germania e Francia. Considerando il numero complessivo di medaglia invece l’Italia è settima, primo Paese Ue.

Un bilancio straordinario, cui mancano all’appello gli ori di una deludente scherma e le medaglie negli sport di squadra, dove l’Italia è uscita ai quarti nel volley maschile e femminile, nel basket e nella pallanuoto maschile. E mancano anche quelli che potevano essere i tre ori di uno straordinario Paltrinieri, che ha preso due splendide medaglie (argento e bronzo) e un quarto posto nonostante la mononucleosi a un mese dalle Olimpiadi.

A rendere leggendari questi Giochi per i colori italiani anche la pesantezza delle medaglie: la gara regina, i 100 metri piani, è andata agli azzurri, che si sono dimostrati i più veloci al mondo anche nella staffetta. Neanche nella più rosea delle previsioni si poteva immaginare un bilancio del genere.

Sono le Olimpiadi dell’atletica leggera, dove mai l’Italia aveva ottenuto così tanto (ben cinque medaglie d’oro). Di Marcell Jacobs e della splendida 4X100 di Patta e Tortu, con il brianzolo di origine sarda che ci ha regalato un oro storico piazzando una strepitosa rimonta sulla Gran Bretagna negli ultimi 100 metri. Ma anche di Tamberi e dei marciatori pugliesi. Della vela e delle arti marziali (dal taekwondo al judo), senza tralasciare lo splendido oro di squadra nel ciclismo su pista al termine di una finale al cardiopalma contro i danesi. E, per finire, lo storico primo trionfo nel canottaggio femminile.

A Rio l’Italia aveva vinto otto ori e 28 medaglie, neanche una nell’atletica. Un incremento di 12 medaglie, del 43%.

Con un colpo di reni negli ultimi due giorni gli Stati Uniti superano la Cina e trionfano nel mefagliere con 113 medaglie, di cui 39 ori, 41 argenti e 33 bronzi. Alle sue spalle la Cina, poi un grande Giappone, Gran Bretagna, Comitato Olimpico Russo e Australia.

Tokyo 2020 ha mostrato anche che la globalizzazione sta allargando sempre di più le proprie dinamiche sportive. Infatti sono state 93 le nazioni andate in medaglia, fra le quali per la prima volta San Marino (un argento e due bronzi). A Rio i paesi andati almeno una volta sul podio erano stati 87, a Londra 85 e a Pechino 86.

(Unioneonline/L)

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