La beffa arriva nell'ultimo incontro quando la tensione è al massimo perché ci si gioca il titolo: sanzionato per alcune presunte scorrettezze che altri giudici hanno considerato perfettamente lecite, Giampaolo "Chicco" Spanu, si vede soffiare un titolo mondiale, l'ennesimo, che pensava di aver ampiamente meritato.

Il kickboxer domusnovese (5 titoli mondiali e 6 coppe del mondo tra i risultati maggiori), 49 anni, ha dovuto dunque accontentarsi dell'argento ai campionati mondiali di "Light Contact" (categoria Master 63 chilogrammi) tenutisi a Sarajevo dove Spanu, unico sardo, difendeva i colori della nazionale italiana.

Dopo le nette vittorie su un ungherese ed un russo lo stop è arrivato in finale con l'azero Eduard Mamedov, nel cui palmares figurano 7 titoli mondiali.

Spanu sul secondo gradino del podio
Spanu sul secondo gradino del podio
Spanu sul secondo gradino del podio

Il verdetto lascia l'amaro in bocca al fighter domusnovese che però, a breve, potrà già prendersi la rivincita nel campionato mondiale di "Kick Light" previsto a fine novembre ad Antalya, in Turchia. "Come me anche l'azero si è qualificato nella doppia disciplina e dunque non vedo l'ora di risalire sul tatami e sfidarlo. Quella sconfitta proprio non l'ho digerita".

A fare il tifo a distanza per il campione ci saranno tutti gli allievi della sua accademia, la "TwinSpanu Kb": un movimento che conta oltre 100 tesserati tra cui figurano diversi agonisti di spessore che dalla scorsa stagione hanno iniziato a conquistare successi in campo internazionale cercando di seguire le orme del campione.
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