La Serie D ha posticipato ieri di due settimane la ripresa. A causa dei contagi, e dei tanti rinvii, si tornerà in campo domenica 23 per l'ultima giornata d'andata. Una decisione che, fra le società sarde, è stata accolta con soddisfazione. «Non ha senso voler necessariamente proseguire rischiando di alterare la regolarità del campionato», afferma il presidente del Lanusei Daniele Arras. Da Arzachena Antonello Zucchi, direttore dell'area tecnica, condivide la decisione estesa a tutti i livelli del calcio sardo: «La migliore possibile, era inevitabile. Una scelta di buon senso sia della Lega Nazionale Dilettanti per noi in Serie D sia del Comitato Regionale sardo, che ha fermato anche i campionati dall'Eccellenza in giù».

I recuperi. La squadra sarda con più partite in meno è il Carbonia, che ne dovrà recuperare due. «Giusta la sospensione per i motivi sanitari, ma speriamo si possa riprendere il 23: avere molti infrasettimanali porterà a riformulare la preparazione», segnala il presidente dei minerari Stefano Canu. I biancoblù ieri avevano comunicato alcuni positivi nel gruppo squadra, problemi che ha anche il Latte Dolce: «Abbiamo un paio di asintomatici, come più o meno tutti. Lo stop è una decisione sensata», il messaggio del patron biancoceleste Roberto Fresu.

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