Quando le favole diventano realtà. E’ il minuto 83’ della partita, giocata pomeriggio tra Pisa e Frosinone (terminata 1-3), quando Fabio Grosso, tecnico dei gialloblù, nonché campione del mondo con l’Italia nel 2006, manda in campo l’ex Muravera e Torres, Kalifa Kujabi. Per lui è l’esordio tra i professionisti dopo aver ottenuto la nazionalità italiana nove mesi fa. A fine gara emozionatissimo, ha dichiarato la sua enorme felicità e come fosse difficile descrivere le forti emozioni, di sentirsi fortunato e orgoglioso dei suoi compagni. Il Frosinone, primo in classifica in Serie B, è già promosso matematicamente in Serie A.

Soltanto poco tempo la società, causa cavilli burocratici, ha potuto tessere il gambiano. «Non giocavo ma mi sentivo parte di questo gruppo a tutti gli effetti. Mi hanno accolto con grande affetto sostenendomi nei momenti critici». La dedica ai tifosi, al direttore, alla società, in particolare al presidente, alla squadra, al mister, al procuratore e alla mia famiglia. Tutti l’hanno sostenuto.

E’ una festa anche per tutti i suoi tifosi di Muravera, società con cui ha giocato due stagioni. La storia di Kujabi è nota. E’ legato al Sarrabus essendo anche sposato con una ragazza di Villaputzu. Era arrivato in Sicilia con una barcone il 30 aprile 2017 su suggerimento del fratello, che aveva visto in lui un campione. Non si era sbagliato. Poi il trasferimento in Sardegna e nel 2018 il Muravera lo ha ingaggiato. Ha sempre ringraziato la società sarrabese, il tecnico Francesco Loi, il suo vice Antonio Carta, tutto lo staff, i dirigenti, i tifosi che lo hanno adottato da subito, e i compagni di squadra. Nel 2021/2022 ha giocato con la Torres.

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