L’avversario più temibile per la Tharros femminile non indossa pantaloncini e scarpette da calcio. L’undici biancorosso, dopo aver macinato vittorie e successi sul campo, rischia di perdere a tavolino la semifinale di Coppa Italia nazionale per uno svantaggio “logistico”. 

L’incontro contro l’SSD Catania è in programma domenica al Comunale della cittadina siciliana, peccato che riuscire a trasferire l’undici biancorosso si sia rivelato un'impresa. Subito dopo la partita di domenica, che ha decretato come altra semifinalista la squadra catanese, i dirigenti si sono adoperati per organizzare il viaggio. «Sono state contattate agenzie di viaggio e direttamente le stesse compagnie aree e marittime che effettuano tratte dalla Sardegna alla Sicilia, sia per e-mail che per telefono - spiega il patron Tonio Mura - in ogni occasione ci è stato risposto che non vi era disponibilità e non ci sarebbe stato tempo utile per gestire un gruppo di 20 persone».

La società ha anche chiesto di poter sostenere la gara in campo neutro, nel Lazio, ma nessuna risposta. Attraverso un comunicato ufficiale la Figc ha reso nota la rinuncia della Tharros a disputare la gara, non resta che attendere il pronunciamento del giudice sportivo.

«È una situazione incredibile - tuona l’assessore allo Sport Tonio Franceschi, che ha già contattato le autorità sportive federali - Invito la FIGC a trovare una soluzione adeguata a garantire il diritto guadagnato sul campo, spostando la data o individuando una sede neutra facilmente raggiungibile da entrambe le formazioni».

Per ora, un‘ingiustizia sportiva da cartellino rosso.

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