La buona notizia è che l’Olbia non è più ultima. Quella brutta è che non vince più. Neppure contro avversari sulla carta meno forti e ambiziosi, come la Recanatese, rimontata ieri al “Nespoli” 1-1.

Di questo passo anche solo salvarsi sarà un’impresa, così gli ultras contestano la squadra e la società. All’indomani della 17ª giornata di Serie C i galluresi guadagnano due posizioni in classifica, issandosi dall’ultimo al terzultimo posto del girone B con 13 punti, in vantaggio grazie alla miglior differenza reti rispetto al pari punti Montevarchi. Che, per la cronaca, ha appena salutato l’allenatore Roberto Malotti, dimissionario, dopo la sconfitta interna col Pontedera.

Un atto, quello delle dimissioni, che non prende neppure in considerazione Roberto Occhiuzzi, che nel post partita con la Recanatese ha dichiarato: «Le contestazioni le sento tutte mie, ma se avessi visto che la squadra non mi seguiva avrei fatto un passo indietro». In effetti, a ben vedere, ieri l’Olbia avrebbe meritato la vittoria, negata tra le altre cose da un palo, colpito da Ragatzu, e dalla traversa, presa da La Rosa.

Vero è che per l’ennesima volta ha dovuto rincorrere, trafitta a inizio ripresa da Sbaffo, tra i migliori in campo per i marchigiani, e salvata da Brignani, a segno a 10’ dalla fine dagli sviluppi di una punizione. E che la zona salvezza resta a 3 lunghezze.

Il gap non è incolmabile, ma sabato prossimo i bianchi saranno di scena nella tana della capolista Reggiana, che in casa ha concesso agli avversari, finora, appena 5 punti.

© Riproduzione riservata