La passione è quella degli esordi, quando nel gennaio del 1985 crearono ufficialmente la squadra Arcieri Quattro Mori, una delle più longeve nell’Isola, tra le eccellenze sarde nel tiro con l’arco. Una passione che non è mai venuta meno, coltivata giornalmente nella palestra della scuola media Leopardi a Pirri,  nonostante le difficoltà che comporta praticare sport soprattutto in tempi di pandemia e che ha permesso a un gruppo solido e determinato di proseguire nel cammino di crescita cominciato oltre trent’anni fa.

Risultati di prestigio. Tanti quelli ottenuti, in ognuna della quattro divisioni del tiro con l’arco, da quello olimpico sino al compound passando per l’arco nudo e il longbow, senza dimenticare la collaborazione con la scuola media Dante Alighieri. “Sono stati anni importanti, dove non sono mancate le soddisfazioni’’, racconta Anna Maria Pili, 64 anni atleta e tecnico della squadra, nonché uno dei soci fondatori insieme al presidente Luigi Loi e al marito Pier Giorgio Orrù.  “Graziella Spanu tra i Master ha vinto il campionato italiano di Tiro di Campagna mentre Giorgio Capra ha colto il secondo posto nella divisione Arco Nudo ai Tricolori indoor. Inoltre, la nostra giovane promessa Irene Riguer ha conquistato nella categoria Ragazzi la vittoria nella fase nazionale del Trofeo Pinocchio nel 2018. Un risultato importante che fa ben sperare in ottica futura’’. Risultato che dimostra il talento di una arciera come la Riguer: specializzata nell’arco olimpico, in cui utilizza il braccio destro, ha una tecnica precisa ed è sorretta da una solida tempra. Della completezza fa il suo punto di forza: infatti, è abile sia nelle gare indoor che in quelle outdoor e ha una spiccata predisposizione per il tiro dalla distanza di 60 metri.

Numerose le vittorie sia individuali che di squadra, oltre venti i titoli sardi conquistati e molteplici le partecipazioni alla Coppa delle Regioni dove gli Arcieri Quattro Mori hanno sempre qualificato un proprio atleta. “Oltre a Irene Riguer, ci sono a livello maschile anche Lorenzo Pisano e Daniele Esposito’’, conclude, “rispettivamente di 14 e 15 anni che hanno ampi margini di miglioramento. Continuiamo giorno dopo giorno ad allenarci con passione, nel settore giovanile ci sono vari nomi da seguire e con pazienza e umiltà cercheremo di farli crescere affinché esprimano il meglio di sé, senza mai perdere di vista il divertimento e il rispetto verso il prossimo’’.

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