Salva da due mesi e ormai troppo lontana dalla quota playoff. A due giornate dal termine del campionato di Serie B Interregionale, l'Esperia non ha più obiettivi stringenti in termini di classifica. La squadra granata, però, non tira i remi in barca. Anzi, rilancia, come dimostrato dall'ultima vittoria, per certi versi sorprendente, sul campo dell'Amatori Pescara, vice capolista dei play-in Silver.

«I nostri avversari erano estremamente motivati, perché si giocavano l'accesso alla post season», fa notare coach Federico Manca, «pur senza avere un obiettivo specifico da inseguire, abbiamo comunque dimostrato di averne di più. L'unico nostro intento è quello di fare quanti più punti possibili nella seconda fase, in modo da chiudere la stagione senza rimpianti».

Gli esperini stanno facendo bene nonostante una rotazione accorciata a causa della defezione del capitano Villani, da dicembre impegnato fuori dalla Sardegna per ragioni lavorative: «Fabio ha un grande attaccamento nei confronti della squadra», sottolinea, «quando si gioca in trasferta prende la macchina e ci raggiunge, anche solo per dare un incoraggiamento in più ai compagni. Siamo riusciti a sopperire anche grazie all'aiuto dei giovani, che stanno trovando minuti importanti. Con la società non abbiamo mai preso in considerazione l'ipotesi di tornare sul mercato, proprio perché volevamo dare un'occasione a chi arriva dal vivaio. Le risposte positive non sono mancate».

Tre vittorie e altrettante sconfitte: questo, fin qui, il bilancio dei cagliaritani nella seconda fase. «Abbiamo scoperto un girone molto diverso da quello laziale, affrontato nei primi mesi di stagione», spiega, «nei play-in ci siamo trovati di fronte formazioni simili a noi in termini di velocità e intensità, ma più dotate a livello di struttura fisica». L'Esperia ha comunque saputo adattarsi: «I miglioramenti sono stati evidenti», aggiunge, «basta prendere in esame i due confronti con Porto Recanati. All'andata non riuscimmo ad andare oltre il -10 o -12, mentre al ritorno ce la siamo giocata a viso aperto andando non lontani dalla vittoria».

La stagione è stata caratterizzata anche da un evidente paradosso: i granata hanno fatto meglio contro le big, togliendosi anche delle importanti soddisfazioni contro club di rango come Palestrina e Fiumicino, che al cospetto delle formazioni di seconda fascia. «Ci siamo spesso chiesti il perché di questi risultati», dice, «da una parte credo ci sia una questione di tipo caratteriale, dall'altra invece un calendario che non ci ha favoriti. All'inizio abbiamo incontrato formazioni alla portata, ma non eravamo ancora pronti. Poi c'è stata un'altra fase delicata verso la fine dell'anno, con delle gare ravvicinate che non ci hanno permesso di avere continuità negli allenamenti».

Per gli ultimi due impegni contro Teramo (in casa) e Pesaro (in trasferta) l'obiettivo è la continuità: «Vogliamo chiudere bene questo percorso», afferma, «azzeriamo tutto e proviamo a vincere ogni gara». Al tempo stesso lo sguardo è anche rivolto al futuro. Manca ha già in mente le lacune da colmare durante l'estate: «Sicuramente abbiamo difettato in termini di fisicità», ammette, «non ci dispiacerebbe aggiungere centimetri sotto canestro. E poi», conclude, «sarebbe importante organizzare una pre season con alcune amichevoli contro delle pari grado. Nei primi mesi della stagione abbiamo pagato l'impossibilità di affrontare dei test probanti».

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