«Quando ero un bambino di 5 anni venni precettato anch'io per  dissodare quel terreno su cui poi qualche anno dopo da adolescente mi sono ritrovato a vincere la prima coppa Santa Barbara». Era l'8 dicembre 1963 quando l'allora diciassettenne Antonello Dessì, oggi 75enne, sollevava con la Sguotti nella finale vinta per 1-0 contro il Rosmarino Orione, la prima coppa del più antico torneo di calcio del settore giovanile della Sardegna, appunto la coppa Santa Barbara giunta in questi giorni all'edizione numero 59.

A rievocare i fasti di una competizione che attraversa i decenni combattendo fra crisi di impianti e soprattutto crisi di vocazioni calcistiche (quest'anno solo 7 società iscritte), è un personaggio che nelle vicende cittadine, provinciali, regionali non è certo passato inosservato dal momento che Antonello Dessì è stato segretario regionale della CISL, per due volte assessore comunale al bilancio nella giunta Cherchi ed ex consigliere provinciale.

Ma si scopre in realtà che la sua passione vera, forse più della politica e del sindacato, è il calcio. E che da buon mediano ha saputo coltivare arrivando anche a livelli quasi professionistici: «Penso che il calcio attuale non sia troppo differente da quello dei miei tempi - racconta - anche allora si attaccava il portatore di palla però non lo definivamo pressing ma si faceva già e anche allora le posizioni venivano rispettate in maniera rigorosa salvo far saltare gli schemi quando occorreva recuperare il risultato: di quella prima edizione vinta ricordo che mi trovai a calcare un terreno di gioco che pochi anni prima da bambino con gli amici del rione avevo ripulito dalle pietre e fu un'emozione unica sollevare la coppa in uno sterrato che sentivo un po' come il giardino di casa mia».

Quella meravigliosa esperienza è stata condivisa con i suoi compagni di squadra cioè Salvatore Ladu, Luciano Carboni, Peppino Zucca, Franco Piano, Franco Cacciapaglia, Giancarlo Gambula e Alberto Porcella e anche con chi purtroppo non c'è più cioè l'allenatore Giancarlo Boi, i calciatori Gianni Giganti, Manlio Dettori e Armido Dassu.

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